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Studio choc: violenza sessuale e abuso di alcol

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Studio choc: in Asia un uomo su 4 ha stuprato


Un uomo su quattro in diversi Paesi dell’Asia e del Pacifico ha ammesso di aver commesso una violenza sessuale almeno una volta nella propria vita e un uomo su dieci ha detto che la vittima non era la propria partner. È lo sconvolgente risultato di uno studio condotto dall’Onu a cui hanno partecipato più di 10.000 uomini in Bangladesh, Cina, Cambogia, Indonesia, Sri Lanka e Papua Nuova Guinea.

Alla domanda «Perché l’hai fatto?», i tre quarti degli intervistati ha indicato ragioni sessuali, come «Perché la volevo», o «Perché volevo fare sesso». In particolare, il 59% ha risposto di aver stuprato per divertimento, mentre il 38% l’ha fatto per punire la vittima. Molti hanno anche confessato di aver violentato per la prima volta quando erano ancora adolescenti. 

 Il 24% degli intervistati ha ammesso di aver compiuto almeno una volta una violenza sessuale e poco meno della metà, l’11%, ha dichiarato di aver stuprato donne che non erano né le proprie fidanzate, né le proprie mogli. Nel 45% dei casi, la violenza sessuale si è ripetuta più volte.

La più alta incidenza di stupri su donne che non erano le proprie partner si è registrata a Bougainville, in Papua Nuova Guinea, con il 27%, mentre la più bassa è in Bangladesh, con il 3%.
Lo studio evidenzia anche che gli uomini vittime di abusi nella loro infanzia sono quelli più propensi a commettere violenze sessuali. Lo stesso per i membri delle gang, come i sei ragazzi accusati dello stupro di una studentessa di 23 anni in un autobus di New Delhi il 16 dicembre. Un alta incidenza di autori di abusi sessuali si ha anche negli uomini che hanno avuto una storia di violenza fisica, che hanno pagato per prestazioni sessuali, che hanno problemi di alcolismo, che hanno molte partner sessuali o che vivono in Paesi in cui è in corso un conflitto.

Finora questo tipo di ricerche si basavano principalmente sulle relazioni delle forze dell’ordine o sulle denunce femminili. Lo studio dell’Onu, invece, è costruito su una serie di interviste private agli uomini, abitanti in città o in campagna, ai quali è stato garantito l’anonimato.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)