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Studio dell'ACI: "La guida in stato di ebbrezza nel contesto internazionale"

Studio dell'ACI: "La guida in stato di ebbrezza nel contesto internazionale"

Lo studio, intitolato "La guida in stato di ebbrezza nel contesto internazionale", presenta inedite graduatorie europee sugli incidenti stradali correlati all'abuso di bevande alcoliche, ma evidenzia soprattutto come la diversità di disposizioni, limiti e misure sanzionatorie renda difficile una comparazione dei risultati ottenuti dalle attività di prevenzione nei singoli Stati. Un Codice europeo della Strada, che detti le stesse regole di circolazione per tutti i conducenti dell'Unione, risolverebbe anche questo problema, favorendo concretamente la diffusione e la condivisione di una cultura della mobilità sicura e sostenibile.
"Bisogna unire le forze e condividere le iniziative per ottenere fin da subito risultati concreti nella lotta alla guida in stato di ebbrezza - ha dichiarato il presidente ACI, Enrico Gelpi, nel suo intervento di apertura del Forum delle Polizie Locali - impegnandoci tutti per allineare i risultati delle attività di prevenzione nel nostro Paese con il resto d'Europa. Ovviamente il primo obiettivo è rivolto all'educazione dei conducenti, i quali devono improntare i loro comportamenti al principio secondo cui chi guida non beve. Con questa logica diventerebbero superflui i messaggi confusi che calcolano il numero dei bicchieri compatibili con la guida".
"La strategia di intervento comune poggia su tre punti chiave - ha sottolineato Gelpi - che sono: il più costante presidio del territorio da parte delle Forze di Polizia; la riscoperta del valore rieducativo della sanzione amministrativa; una più adeguata e moderna formazione non solo tecnica dei conducenti".
ECCO LA RICERCA NEL DETTAGLIO
EUROPA: LIMITI, CONTROLLI, STATISTICHE: TUTTO DIVERSO
In Italia nel 2008 l'alcol ha causato 16,6 incidenti ogni 100.000 veicoli circolanti. In Germania 42,1; nel Regno Unito 31,4; in Svezia 22,6. Meglio di noi ha fatto la Finlandia (8,0). Mentre in sei Stati su dieci il numero degli incidenti con conducenti ubriachi è in calo, in Italia risulta in costante crescita: 10,1 nel 2000; 16,6 nel 2008. Condividono questa tendenza negativa il Belgio, (+50% nel 2008); Cipro, (30,7 nel 2000; 56,9 nel 2008) e Svezia (dal 20,3 del 2005 a 22,6 del 2008). Spicca in negativo la Slovenia, con dati 5 volte superiori a quello della Germania e 10 volte superiori rispetto a quelli della Francia.
Siamo dunque il Paese più virtuoso d'Europa nel rapporto alcool e guida? Purtroppo no. Il confronto internazionale è reso quasi impossibile dalla diversità di limiti, misure sanzionatorie e modalità di raccolta dei dati statistici. Il problema potrebbe essere risolto con un Codice europeo della Strada, che detti le stesse regole di comportamento per tutti i conducenti dell'U nione.
WEEK END, SALE IL RISCHIO: 40-55% INCIDENTI PER EBBREZZA
Più "trasgressive" Francia (54,4%) e Italia (54,2%).
Più prudenti Slovenia (39,5%) e Repubblica Ceca (41,8).
La trasgressione alcolica si concentra soprattutto nel fine settimana. In Europa, tra il 40 e il 55% degli incidenti per stato di ebbrezza si verifica nei weekend. Il primato spetta alla Francia (54,4% sul totale degli incidenti), seguita dall'Italia (54,2%). Meno inclini agli eccessi dell'alcool sembrano i cittadini sloveni (39,5%) e quelli della Repubblica Ceca (41,8%).
ALCOOL E GUIDA: EMERGENZA NOTTE
Italia: di notte il 58% degli incidenti dovuti all'ebbrezza.
Peggio di noi solo la Francia (65%).
Meglio: Svezia (50%) Belgio (48%), Repubblica Ceca (39%)
In Italia il 58% degli incidenti dovuti allo stato di ebbrezza si è verificato nel 2008 tra le 22 e le 7 del mattino. Il dato (in leggero calo: nel 2000 era 62%) è tra i più alti in Europa. Peggio di noi solo la Francia, (65%). Meglio: Svezia (50%) Belgio (48%), Repubblica Ceca (39%) e Slovenia (36%). Quasi bene la Germania: 22%. Un quadro particolarmente allarmante, visto che tra le 22 e le 7 del mattino la percentuale di veicoli in circolazione è significativamente inferiore rispetto al resto della giornata.
"UBRIACHI": 9 SU 10 MASCHI, MA AUMENTANO LE DONNE (+2%)
In tutta Europa i guidatori ubriachi sono soprattutto maschi. Negli incidenti dovuti all'alcool, infatti, 9 conducenti su 10 sono uomini. Cresce la "quota rosa" che ha raggiunto l'11,6% in Belgio e il 10,3% in Italia (era 7,0% e 7,2% nel 2000). Negli altri Stati europei la crescita si assesta intorno ai due punti percentuali.
ITALIA: "UNDER 28" IL 32,5% DEGLI "UBRIACHI"
In Italia nel 2008, il 32,5% degli incidenti per stato di ebbrezza ha coinvolto un giovane di età inferiore ai 28 anni. Un dato fortunatamente in calo (36,7 nel 2000; 46,2 nel 2005), come nel resto d'Europa. La situazione migliora in Svezia (21,9%), Germania (25,7%) e Francia (24,7%).
CONTROLLI: IN CRESCITA MA BISOGNA FARE MOLTO DI PIU'
2008: 1,4 milioni controlli, pari al 4% delle patenti
26.912 le multe della Polstrada; 5.625 quelle della Municipale
Etilometri insufficienti: in media 1,7 a Provincia
I controlli per la guida in stato di ebbrezza crescono sensibilmente (dai circa 250mila del 2006 ai 1,4 milioni del 2008), ma rappresentano soltanto il 4% del totale delle patenti attive. Secondo lo studio della Fondazione Caracciolo, le infrazioni accertate dalla Polizia Stradale nel 2009 per guida sotto l'effetto di alcol sono state in totale 26.912. A queste si aggiungono le 5.625 rilevate dalla Polizia Municipale.
Sono 186 gli etilometri in dotazione alle Polizie Locali, 1,7 in media a Provincia: 16 Province risultano senza etilometri. Con questi numeri difficilmente il numero di controlli potrà aumentare ai livelli che si registrano in Francia, Inghilterra o altri Paesi.