Studio inglese: l'alcol è la droga più pericolosa per la società
Studio inglese: l'alcol è la droga più pericolosa per la società
L'ex consigliere del governo per le droghe e le sostanze nocive insieme ad altri studiosi pubblica su Lancet uno studio
dirompente. E chiede ai politici di riclassificare gli alcolici, aumentarne il costo e adottare misure dissuasive simili a
quelle usate per il fumo
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - 1 novembre 2010 - Bere alcolici è socialmente più dannoso che prendere eroina, cocaina o altre droghe. Lo afferma,
dati alla mano, un eminente studioso britannico, che fino allo scorso anno presiedeva il gruppo di consiglieri governativi su
droghe e sostanze nocive. In una nazione come il Regno Unito, dove l'alcolismo è un problema diffuso ed evidente (basta
mettersi fuori da un pub il sabato sera per rendersene conto), l'allarme lanciato dal professor David Nutt, in un articolo
per l'autorevole rivisita scientifica Lancet, non dovrebbe rimanere inascoltato. Lo studioso chiede al governo di
riclassificare l'alcol tenendo conto della sua maggiore pericolosità sociale, suggerisce di aumentare il costo degli alcolici
per dissuadere almeno i più giovani dall'abuso e propone misure per considerare gli effetti dell'alcolismo "passivo", così
come è stato già fatto per il "fumo passivo".
Non tutti concorderanno con le sue tesi, perché il professor Nutt è uno scienziato che ha già creato controversie e polemiche
nel recente passato. Lo scorso anno fu licenziato dal suo ruolo di capo dei consiglieri governativi sulle droghe dopo avere
criticato il governo per la decisione di riclassificare la marijuana da droga di livello C a droga di livello B, ovvero più
pericolosa. Secondo Nutt, presentarla come una sostanza più dannosa e potente avrebbe avuto l'effetto di attirare un maggiore
consumo, mentre di fatto vari studi la descrivevano come non particolarmente nociva, con l'eccezione di un tipo particolare
di erba. In un'altra occasione, lo studioso si era attirato critiche per avere scritto in un articolo che la probabilità di
morire di ecstasy era pari a quella di morire per una caduta da cavallo, mettendo sullo stesso piano le droghe chimiche e
l'equitazione. I maligni ironizzarono all'epoca sul suo nome, Nutt, che in inglese suona come la parola "matto".
Le credenziali scientifiche di David Nutt, tuttavia, sono ineccepibili. E all'articolo su Lancet hanno collaborato anche un
noto farmacologo, Leslie King, e l'economista Lawrence Philips. Il loro studio afferma che l'alcol è tre volte più dannoso
della cocaina o del tabacco e cinque volte più dannoso del mefedrone. Recenti rapporti del National Institute for Health e di
altri organismi condividono sostanzialmente questa tesi. Su un massimo di 100 punti, lo studio del professor Nutt ne assegna
72 all'alcol, 55 all'eroina, 54 alla cocaina. In termini di danno individuale, l'alcol è classificato al quarto posto, ma
balza al primo quando si tiene conto del danno sociale, ossia non solo del rischio di morte e malattie per chi ne fa uso, ma
pure delle implicazioni sociali come conflitti familiari, costi economici, declino della coesione comunitaria. Crimini e
disordini sociali legati all'abuso di alcolici costano al contribuente britannico 13 miliardi di sterline (circa 15 miliardi
di euro) ogni anno.