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"Study Drug": effetti e rischi degli psicostimolanti che migliorano le capacità cognitive

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STUDY-DRUG: esami di maturità e doping cerebrale rischiose illusioni


"I cognitive enhancers (CE) sono un gruppo eterogeneo di farmaci utilizzati per aumentare le normali capacità cognitive. (...) I CE più gettonati, le amfetamine, il metilfenidato e il modafinil, migliorano l'efficienza cognitiva indirettamente, agendo su processi non cognitivi, come il tono dell'umore, l'impulsività, la motivazione, lo stato di allerta. Per questo motivo, i CE non aumentano le facoltà cognitive individuali normali. Ne migliorano l'efficienza solo se ridotta da fattori estrinseci, come la fatica, la mancanza di sonno, la scarsa motivazione o il basso tono dell'umore. Questi CE sono prescrivibili per specifiche condizioni morbose (le amfetamine e il metilfenidato per l'ipercinesi del bambino; il modafinil per la narcolessia) e il loro uso come CE è illecito (amfetamine emetilfenidato), o fuori prescrizione (modafinil). (...) Sono psicostimolanti che condividono con la cocaina lo stesso meccanismo d'azione, la capacità di stimolare la dopamina cerebrale. (...) Gli psicostimolanti hanno quindi un elevato rapporto rischio /beneficio e questo, al di là degli aspetti legali, ne proscrive l'uso come CE. Ma nella categoria dei CE si trovano, a torto o, raramente, a ragione, una serie di altri farmaci, presenti in preparati ottenibili in farmacia senza prescrizione (OTC) o di vari energy drink. Tra questi, il più comune è la caffeina, con proprietà stimolanti distinte da quelle dei CE psicostimolanti e privo di proprietà assuefacenti (addictive) ma che può dare effetti collaterali ad alte dosi (tachicardia, extrasistolia, insonnia)". Gaetano Di Chiara dell'Università di Cagliari,


Dalle notti insonni sui libri a quelle passate su internet cercando qualche scorciatoia per studiare di più, ma con meno fatica. Oggi, purtroppo, avanza la figura del "dopato cerebrale" che, in rete o dallo spacciatore, si procura le study-drug, farmaci psicostimolanti prescritti per determinate patologie ma assunte dagli studenti per potenziare memoria e concentrazione. I più cercati sono quelli per la cura di malattie psichiatriche e neurologiche come il piracetam (morbo di Alzheimer), l' hydergina (demenza senile), il metilfenidato (sindrome da deficit di attenzione e iperattività) e il modafinil per la narcolessia.


Da un sondaggio di Skuola.net emerge, infatti, che il 64% degli studenti ha difficoltà di concentrazione e il 20% di memorizzazione. E allora basta collegarsi a internet per procurarsi in pochi click sostanze illegali come le smart drug (di origine naturale o sintetica attive sul sistema nervoso)e farmaci con obbligo di ricetta. Su alcuni drugstore online si può acquistare liberamente, per esempio, un flacone di piracetam da 40 capsule a 45 sterline. Gli esperti però smentiscono i presunti effetti benefici e mettono in guardia sui potenziali rischi che possono essere anche gravi: «Non esistono sostanze che aumentano le capacità cognitive - avverte Simona Pichini, dell' Osservatorio fumo, alcol e droga dell' Istituto superiore di sanità - anzi l' assunzione da parte di soggetti sani di farmaci nati per specifiche patologie può comportare effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale e cardiocircolatorio».


Ma l' acquisto di psicofarmaci di vario tipo, ovviamente senza ricetta, non è nuovo. Nel 2012 il rapporto Espad dell' Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr) ha individuato un 15,4% di ragazzi che si è procurato senza la necessaria prescrizione farmaci attivi sul sistema nervoso, indicati per trattare insonnia, depressione, iperattività, obesità e disturbi dell' attenzione. Ed è proprio quest' ultima categoriaa subire un' impennata verso i 19 anni, età della maturità (la media è del 3,7%). La preparazione casalinga del prodotto, invece, risulta molto difficile in mancanza di specifiche competenze chimiche. Non mancano però i casi di "kitchen laboratory", laboratori illegali diffusi soprattutto nell' est Europa che poi rivendono i farmaci contraffatti al mercato nero. Sempre per restare svegli e quindi studiare di più, il classico rimedio di bere caffè è stato superato dagli energy drink, bevande analcoliche a base di caffeina, taurina, carnitina, creatinae vitamine del gruppo B, che contribuiscono alla riduzione del senso di stanchezza. Una sola lattina può equivalere a più tazzine di caffè e abusarne può provocare tachicardia.


Eppure quella degli energy drink è una tendenza in crescita, soprattutto tra i maschi: a 19 anni, la quota di consumatori (da almeno una lattina in su) è del 58% (contro il 30% delle ragazze) e gli studenti che ne bevono più di venti nel corso di un mese sono stabili dal 2009 (3%). Un quarto degli studenti si affida agli integratori alimentari e polivitaminici per la memoria nonostante la loro dubbia efficacia. «Nel caso di soggetti giovani- spiega Vitalia Murgia, docente di fitoterapia alla Sapienza di Roma possono rivelarsi utili le piante ad azione "adattogena" cioè quelle che aiutano il nostro organismo a far fronte a situazioni di stress fisico e mentale. Tra queste la più conosciuta è il ginseng (Panax Ginseng)». In ogni caso qualsiasi integratore, per essere d' aiuto, deve essere associato ad uno stile di vita sano. «Consiglierei a chi fatica a trovare il ritmo di studio - aggiunge la Murgia - di garantirsi almeno sei ore di sonno, del tempo libero per sfogare tensione e stanchezza e, soprattutto, usare meno il computer».


Dall' università di Oxford è appena arrivato uno studio molto promettente, pubblicato sulla rivista Current Biology, da cui risulta un miglioramento delle abilità aritmetiche dopo stimolazioni elettriche del cervello indolori. Con sole 5 sedute i ricercatori hanno riscontrato, nei soggetti sottoposti all' esperimento, una sorprendente rapidità nell' eseguire conti a mente. L' obiettivo a lungo termine è quello di praticare questa stimolazione in ambito clinico e scolastico, dai bambini affetti da disturbi di apprendimento agli anziani con problemi degenerativi, ma la stradaè ancora molto lunga e tortuosa. Quello del potenziamento cognitivo è un tema di grande attualità, affrontato recentemente anche dalla prestigiosa rivista americana Neurology, perché oggi la richiesta di miglioramento delle prestazioni per stare al passo con i ritmi frenetici della nostra società è sempre più insistente. Tra i consumatori clandestini, infatti, non ci sono più solo studenti, ma anche manager e medici.


BEATRICE TOMASINI ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/06/18/study-drug-esami-di-maturita-doping-cerebrale-rischiose.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)