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News di Alcologia

Successo del workshop "Temperamento e carattere" con Robert Cloniger

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Si sono da poco conclusi i lavori del Workshop dal titolo "Temperamento e carattere nella prevenzione delle dipendenze" che

si è tenuto presso la Sala Congressi del Dipartimento delle Dipendenze della ULSS 20 di Verona Centro Collaborativo del

Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ospite molto atteso, il professor Robert Cloninger, noto psichiatra e genetista americano, fondatore della teoria del

temperamento e del carattere. Cloninger, con una ricca presentazione, ha illustrato i fondamenti della sua teoria e le

relative applicazioni al problema della tossicodipendenza. In apertura lo psichiatra ha spiegato la distinzione dei concetti

di piacere e di soddisfazione, dove il primo rappresenta una risposta transitoria a stimoli esterni come ad esempio il sesso

o l'uso di droghe, mentre il secondo, la soddisfazione, una risposta duratura nel tempo a significati interiori ed è

correlata a ciò che ognuno di noi ritiene importante nella vita. Una vita di soddisfazione, come descritto da Cloninger, è

una vita felice e sana, a differenza di chi è alla continua ricerca di piacere estemporaneo. L'autore sottolinea come una

focalizzazione dell'attenzione sullo stato di benessere del paziente possa costituire un approccio efficace di trattamento.
Cloninger ha poi descritto strumenti pratici di lavoro quali il questionario di personalità chiamato TCI (Temperament and

Character Inventory), che permette di identificare precocemente i fattori di rischio dell'uso di droga al fine di attivare le

protezioni del caso. A questo proposito il Dipartimento Dipendenze Ulss 20 di Verona è uno dei primi centri in Italia ad aver

già testato questo importante strumento sui minorenni con il Progetto Under 18.
Grazie al successo dell'iniziativa il dott. Cloninger ha fornito la propria disponibilità al Dipartimento Dipendenze Ulss 20

di Verona per fare da supervisore scientifico diretto di una rete nazionale di centri che utilizzeranno sperimentalmente

questo strumento seguendo il modello veronese.
A seguire, la presentazione della dottoressa Simona Gardini della Sezione di Neurologia, Dipartimento di Neuroscienze presso

l'Università degli Studi di Parma. La dottoressa ha illustrato studi che hanno indagato con le tecniche di neuroimaging le

aree cerebrali ed i neurotrasmettitori implicati nello sviluppo della personalità.
In chiusura, la presentazione del dottor Franco Alessandrini dell'Addiction Neuroscience Verona Group, Unità Operativa di

Neuroradiologia presso l'Ospedale Civile Maggiore di Verona, che ha portato esempi pratici di applicazione delle tecniche di

neuroimaging per evidenziare alterazioni strutturali e metaboliche nel cervello di soggetti utilizzatori di sostanze

stupefacenti. Tra gli esempi, ha mostrato l'osservazione di una correlazione tra il tratto "novelty seeking", la dimensione

del temperamento legata alla ricerca della novità da parte del soggetto, e la variazione delle concentrazioni di glutammato

in aree del cervello importanti per i processi cognitivi.
"È da elogiare questa nuova collaborazione con il gruppo americano del prof. Cloninger - ha commentato Giovanni Serpelloni,

capo del Dipartimento Politiche Antidroga - e si aggiunge all'impegno che questo dipartimento sta mettendo per incentivare la

ricerca scientifica nell'ambito delle dipendenze. Ciò porterà a nuovi importanti risultati e a modelli di intervento

innovativi nel nostro Paese per affrontare in maniera sempre più efficace il problema dell'uso di droga".