Sudafrica, il dramma dei bambini nati già alcolizzati
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Sudafrica, il dramma dei bambini nati già alcolizzati
Madri bevono, figli avranno problemi di crescita e apprendimento
Cape Town - Il Sudafrica ha il non invidiabile primato del più alto tasso d'incidenza della sindrome alcolico-fetale, la malattia rara che
colpisce, prima ancora che nascano, i figli di madri alcolizzate durante la gravidanza. Con effetti devastanti, che si ripercuoteranno sul
resto della loro vita. E' la stessa Tisha, oggi 16enne, a raccontare le difficoltà di chi è nato già malato, che fatica a compiere semplici
compiti scolastici."Sono in grado di scrivere il mio nome - spiega la ragazza - ma non il cognome".La sindrome alcolico-fetale, infatti,
limita drasticamente le capacità di apprendimento, oltre a creare problemi allo sviluppo e a volte gravi danni cerebrali."Le sue difficoltà
di apprendimento - spiega la madre adottiva di Tisha - si manifestano nella scrittura e nella lettura. Non è in grado di fare semplici
calcoli e non ha la nozione del tempo".Il professor Denis Viljoen ha studiato a lungo la malattia nelle comunità rurali del Sudafrica, dove
l'incidenza della sindrome è ancora più alta."E' la malformazione neonatale più diffusa - spiega il medico - Da sola capita più volte
rispetto a tutte le altre gravi malattie che colpiscono i feti".La polizia sudafricana denuncia che molte madri bevono nei bar illegali, che
vendono alcolici senza licenza. Ma le donne delle township accusano prima di tutto la povertà e l'ignoranza dei rischi legati all'alcol. Una
situazione drammatica, un circolo vizioso che sembra difficile da spezzare, ma che resta una delle grandi prove su cui si deve confrontare un
Paese, come il Sudafrica, che ambisce alla leadership africana.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)