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News di Alcologia

Suicidio: abuso di alcol e altri fattori di rischio

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Il suicidio, inteso come modo per uscire dalla vita, nasce dalla convinzione d'aver perduto ogni possibilità di essere amati

e dalla fantasia di trovare una liberazione da una situazione insostenibile. Per il suicida, la morte tende ad assumere un

significato liberatorio perché essa riveste, paradossalmente, il significato di luogo dove si può stare sereni e tranquilli,

finalmente liberati da tutto quello che ci stringe il cuore.
Le cause del suicidio sono sempre molteplici e difficili da stabilire poiché variano da caso a caso. Secondo diversi studi

effettuati sull'argomento, risulta che gli adolescenti d'oggi soffrono per mancanza di sicurezza, d'identità, in rapporto ai

cambiamenti repentini della società e della qualità della vita in famiglia, a causa del numero crescente delle separazioni e

dei divorzi, dell'uso di droghe ed alcol, della pressione per i successi scolastici, risoltisi, invece, in delusioni

fallimentari, nonché a causa dell'angoscia per il futuro. Fra le motivazioni apparenti più frequenti dei suicidi

adolescenziali, troviamo quelle di un brutto voto a scuola oppure di una bocciatura ma il vero problema è il significato

interiore della frustrazione vissuta in seguito alla bocciatura o al cattivo voto. Il giovane può pensare che entrambi, non

sarebbero tollerati dai genitori e questo potrebbe significare, una brusca separazione da loro e, quindi, un motivo

sufficiente per desiderare la morte.

FATTORI DI RISCHIO SUICIDARIO

•precedente tentativo di suicidio
•disturbi psicopatologici rilevanti
abuso d'alcol e sostanze stupefacenti
•disturbi della personalità
•patologia della struttura familiare (scarsa capacità di comunicazione all'interno del nucleo familiare o perdita di un

genitore per morte, separazione o divorzio)
•suicidio di un genitore o parente stretto
•sieropositività HIV, AIDS
•disoccupazione, delinquenza giovanile, promiscuità sessuale.

L'obiettivo preventivo primario per evitare che un soggetto inizi seriamente a pensare o progettare d'uccidersi, è quello di

garantire un corretto sviluppo psicofisico del giovane eliminando, per quanto possibile, tutte le cause di disagio psichico

ed ambientale. I campi d'intervento dovrebbero essere rappresentati dalla famiglia, dalla scuola, dai servizi sociosanitari,

dal mondo del lavoro. Frequentemente, ad esempio, si incontrano genitori che si occupano poco dei loro figli, rimanendo in

pratica assenti dalla loro vita, per motivi di lavoro o per desiderio di realizzazione della propria personalità al di fuori

dell'ambito familiare. Questo vuoto emozionale ed educativo innescato dalla crisi della famiglia potrebbe in parte essere

compensato dalla scuola: il ruolo degli insegnanti è di primaria importanza nel rafforzare l'autostima dei propri alunni

migliorando le capacità individuali di far fronte agli eventi negativi della vita, nonché nel consolidare i legami affettivi

e solidali tra alunni. All'interno di alcune scuole sono presenti sportelli d'ascolto con psicologi che intervengono sui

singoli casi oppure nelle classi, per svolgere progetti di prevenzione e per riconoscere i primi segnali di un comportamento

autolesionistico.

SEGNALI COMPORTAMENTALI

•tristezza, pianto, depressione
•astenia, abulia, affievolimento delle energie e calo dell'attenzione
•aumento o diminuzione improvvisa del sonno
•aumento o diminuzione improvvisa dell'appetito
•disforia, aggressività, cambiamenti repentini del tono dell'umore
•abbandono delle attività sociali, tendenza alla solitudine
•peggioramento del rendimento scolastico
•abbandono senza ragione di cose a cui teneva
•comportamenti a rischio (correre in moto, in macchina, ecc.)
•crescita dei sensi di colpa, riduzione dell'autostima
•perdita delle speranze per il futuro, assenza di progettualità
uso d'alcol, psicofarmaci e droghe
•negligenza nella cura dell'aspetto personale e dell'igiene
•allusioni alla morte nei temi, nelle poesie e in altri scritti
•improvviso disinteresse per la vita di relazione
Attraverso questo articolo, la mia intenzione è dare delle primissime indicazioni, seppur consapevole di aver fornito un'

eccessiva semplificazione di un fenomeno, il suicidio, che richiede la presa in esame di diversi fattori, individuali,

ambientali ecc. Ogni adolescente ha in sé una sua storia e merita l'attenzione adeguata. Molti dei comportamenti, sopra

descritti, sono ovviamente comuni alla gran parte dei giovani per cui acquistano un significato specifico solo quando si

trovano associati a specifiche cause di rischio, specie se coesistono fattori precipitanti o situazioni favorenti.