Svezia: alcolismo, fenomeno in diminuzione
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Alcolismo in Svezia, il fenomeno è in diminuzione grazie ai videogiochi
Più volte ci è capitato di parlare delle mille accuse rivolte al mondo dei videogiochi da parte di genitori troppo severi ed autoritari, da
insegnanti che forse dall'alto della loro età non comprendono bene cosa sia l'intrattenimento videoludico, senza contare vere e proprie
associazioni che definiscono praticamente come una diavoleria tutto quello che ha a che fare con le nuove tecnologie nei confronti dei più
giovani e degli utenti in generale che sfruttano troppo tutto questo.
Eppure le lamentele verso i giochi più violenti e sanguinosi, che effettivamente vedono la luce proprio per soddisfare quella vena un po'
truculenta che alcuni giocatori hanno, continuano ancora a fioccare indisturbate, avallate anche da alcuni studi verso i danni che un
videogioco infliggerebbe sulle povere menti delicate dei giovani appassionati. Meno male che la Svezia si è invece mossa a favore dei giochi
per console grazie ad una recente ricerca.
In special modo nei luoghi più freddi del mondo, come può essere per l'appunto la penisola scandinava, il fenomeno dell'alcolismo tra i
giovani è piuttosto frequente visto che, oltre ad essere un abitudine piuttosto diffusa nel mondo dei teenager, è anche fortificata dal
freddo intenso del luogo. Però si evince da un recente sondaggio, fatto su circa 46000 ragazzi, che, paragonando il tasso di alcolismo dei
giovani delle passate decadi, il fenomeno è in diminuzione.
Le ipotesi potrebbero essere parecchie in realtà, ma alcuni esperti affermano che uno dei motivi principali riguarderebbe la diffusione dei
videogame negli ultimi anni. E' risaputo che per godere bene di una partita con i nostri giochi preferiti occorre spesso mente lucida e
riflessi pronti e di certo dopo una bevuta non è il massimo controllare il proprio alter ego virtuale con la giusta dedizione. Punto a favore
dei videogiochi e, a quanto pare, del bene che fanno a dispetto di quel che se ne dice
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)