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Svizzera: alcolici ai giovani negli stadi, quasi dimezzati in un anno

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Alcolici ai giovani negli stadi, quasi dimezzati in un anno
BERNA - Le misure adottate per ridurre il consumo di alcol da parte dei giovani negli stadi di calcio e disco su ghiaccio cominciano a dare i

loro frutti. La vendita di alcolici ai minori è passata dal 61,6% al 34,4% in un anno, stando ad un'inchiesta realizzata dalla Regìa federale

degli alcool (RFA).
La collaborazione con i club sportivi per ridurre l'accesso dei giovani all'alcol, iniziata due anni fa, proseguirà anche nella stagione

2011-2012, precisa un comunicato odierno.
Malgrado la forte diminuzione registrata nella stagione 2010-2011, durante le partite di calcio e hockey vengono ancora vendute bevande

alcoliche a un giovane su tre, una percentuale superiore alla media svizzera, che per il 2010 era pari al 26,8%. Inoltre il principio secondo

cui devono essere offerte bevande analcoliche a un prezzo inferiore a quello degli alcolici (il cosiddetto "articolo sullo sciroppo") non è

ancora applicato in tutti i punti vendita.
I gestori degli stadi e i club sportivi comunque hanno dimostrato di voler agire e nella maggior parte dei casi hanno realizzato sforzi e

investimenti per migliorare la situazione. Lo "Stade de Suisse" a Berna, ad esempio, ha deciso di fissare a 18 anni l'età minima per

l'acquisto di tutti gli alcolici, birra compresa. La stessa misura è stata adottata anche dalla "Postfinance-Arena", lo stadio di hockey

della capitale.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)