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Svizzera: diffusi i dati di "Alcol in cifre"

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Alcol in cifre: in Svizzera si beve un po' meno
Berna - Nel 2010 il consumo di alcol in Svizzera ha nuovamente registrato un leggero calo, attestandosi a 8,5 litri di alcol puro,

indipendentemente dalla bevanda alcolica. Dall'inizio degli anni Novanta il consumo di alcol pro capite è diminuito in media dell'1 per cento

all'anno. Alla luce di questa constatazione, il Consiglio federale non ritiene opportuno aumentare il prezzo dell'alcol in generale. Per

questo motivo, nell'ambito della revisione totale della legge sull'alcool rinuncia ad adottare misure che intervengano sui prezzi.
Dal 2009 al 2010 il consumo complessivo di alcol in Svizzera è passato da 8,6 litri a 8,5 litri di alcol puro pro capite (per permettere un

confronto, tutte le bevande alcoliche sono rapportate a un tenore alcolico del 100 % del volume). La diminuzione osservata è dovuta

principalmente a un calo del consumo di birra. Nel 2010 sono stati consumati 2,7 litri di alcol puro sotto forma di birra contro i 2,8 litri

nel 2009. Il consumo di sidro e quello di bevande spiritose rimangono pressoché stabili. Il consumo di bevande spiritose è passato da 1,56

litri di alcol puro nel 2009 a 1,54 litri nel 2010. Per contro, nel 2010 è aumentato il consumo di vino (4,2 litri contro 4,1 litri di alcol

puro nel 2009). Questa tendenza riguarda sia i vini nazionali sia quelli esteri; solo i vini rossi esteri registrano un leggero calo.
Tra il 1990 e il 2010 il consumo di alcol pro capite è crollato da 10,8 a 8,5 litri di alcol puro. Oggigiorno la maggior parte della

popolazione svizzera ha un rapporto sano con l'alcol. Il consumo problematico di alcol riguarda una minoranza di persone che mettono in

pericolo la loro salute e nel contempo quella altrui. Per porre rimedio a questa situazione occorrono misure mirate. Nell'ambito della

revisione totale della legge sull'alcool, il Consiglio federale preferisce porre restrizioni alla vendita di alcol, segnatamente nelle ore

notturne, e rafforzare la tutela della gioventù anziché rincarare in generale le bevande alcoliche, in quanto un simile aumento

penalizzerebbe tutti i consumatori.

Legge sull'alcool: focalizzazione sulla tutela della gioventù e sulla possibilità di procurarsi alcol di notte
In data odierna il Consiglio federale ha preso conoscenza del rapporto sui risultati della consultazione concernente la revisione totale

della legge sull'alcool e preso le decisioni di principio sull'ulteriore modo di procedere. Lo Stato libererà la produzione dell'alcol da

ostacoli desueti che gravano la produzione dell'alcol. Inoltre il settore beneficerà di agevolazioni fiscali mirate. L'alcol utilizzato per

la fabbricazione di derrate alimentari solide sarà esentato dall'imposta. Sebbene vengano leggermente allentate, le prescrizioni in materia

di pubblicità per le bevande spiritose rimangono più severe di quelle per il vino e la birra. Il Consiglio federale rinuncia a intraprendere

misure che riguardano i prezzi. In vista del messaggio, esso stabilisce due priorità: da un lato, deve essere intensificata la tutela della

gioventù e, dall'altro, deve essere limitata la possibilità di procurarsi alcol di notte.
Con la revisione totale della legge sull'alcool, il Consiglio federale vuole adeguare alla realtà economica e sociale del XXI secolo un

sistema giuridico obsoleto. Esso propone di sostituire i numerosi ostacoli alla produzione, introdotti all'epoca del cosiddetto «flagello dei

distillati di patate», con strumenti più moderni che garantiscano soprattutto la sicurezza dell'imposta. Nel quadro della consultazione la

prevista soppressione dei tre monopoli - ossia fabbricazione e importazione di etanolo nonché fabbricazione di bevande spiritose - e di 41

delle 43 autorizzazioni statali ha riscosso vasti consensi. Agevolazioni fiscali mirate e compatibili con gli accordi internazionali

dovrebbero sgravare il settore. A ciò dovrebbe contribuire anche l'esenzione fiscale dell'alcol utilizzato nella fabbricazione di derrate

alimentari solide.
Per quanto concerne la pubblicità, il Consiglio federale ha ribadito le proposte poste in consultazione che prevedono in particolare un

leggero allentamento delle prescrizioni applicabili alle bevande spiritose. In generale, per le bevande spiritose dovrebbero rimanere in

vigore limitazioni in materia di pubblicità più severe rispetto a quelle per il vino e la birra.
Maggior efficacia nella tutela della gioventù
Il consenso sulla necessità di tutelare la gioventù dai danni a breve e a lungo termine, dovuti a un consumo di alcol precoce o in quantità

eccessive, è ampiamente sostenuto. Il Consiglio federale intende pertanto dare maggiore rilievo alla tutela della gioventù. Partendo da

queste considerazioni, esso conferma diverse misure già proposte nella procedura di consultazione, ovvero la definizione di un'età minima

legale per la consegna di bevande alcoliche (18 anni per le bevande spiritose, 16 anni per la birra e per il vino) in combinazione con la

creazione di una base legale per l'esecuzione dei test d'acquisto e il divieto di cessione di bevande alcoliche a minorenni contribuiscono ad

attuare in maniera più efficace le disposizioni sulla tutela della gioventù. L'armonizzazione a livello federale del cosiddetto articolo

sullo sciroppo obbliga le mescite a offrire tre bevande analcoliche a un prezzo più basso di quello della stessa quantità della bevanda

alcolica meno cara. Questa prescrizione non deve solo incentivare il consumo di bevande analcoliche, ma deve anche limitare la mescita di

alcolici a prezzi eccessivamente bassi. Infine, le degustazioni, le consegne gratuite e la vendita da distributori automatici deve essere

ammessa solo a condizione che sia garantita la tutela della gioventù.
Introduzione di un «regime notturno» per la vendita di alcol
Oltre alla tutela della gioventù, che deve essere garantita a livello nazionale, il Consiglio federale ritiene imprescindibile introdurre

misure volte a contrastare nuovi punti problematici. In quest'ottica, misure mirate devono limitare il consumo eccessivo di alcol nelle ore

notturne. Le autorità cantonali e comunali chiedono strumenti efficaci in merito. Oltre alla tutela della salute pubblica, in generale, e

alla tutela della gioventù, in particolare, si tratta anche di combattere indirettamente i danni sociali provocati dal consumo di alcol,

quali il rumore, la violenza, il vandalismo, gli infortuni e il cosiddetto «littering». Il Consiglio federale propone pertanto due misure per

introdurre un «regime notturno nella vendita di alcol»: dalle ore 22.00 alle ore 06.00 non deve essere più possibile acquistare alcol nei

negozi al dettaglio e devono essere vietate le offerte civetta nelle mescite. Per tenere conto delle diverse problematiche regionali, queste

misure sono concepite come standard a livello federale e possono essere completate in funzione delle esigenze dei Cantoni.
Il calo del consumo globale non giustifica un aumento generalizzato dei prezzi
Al termine di analisi approfondite, il Consiglio federale rinuncia a misure che intervengano sulla formazione dei prezzi. Tutte le misure

esaminate ed intese a contrastare le offerte di alcol a prezzi eccessivamente bassi, non si sono rivelate sufficientemente mirate,

proporzionali e/o efficaci. A questo riguardo bisogna pure tenere conto che negli ultimi 20 anni il consumo di alcol pro capite è diminuito

del 20 per cento. Questa tendenza al ribasso, che si è confermata anche nel 2010, non giustifica aumenti generalizzati dei prezzi delle

bevande alcoliche. Analogamente anche l'aliquota d'imposta per le bevande spiritose rimane invariata a 29 franchi per litro di alcol puro.
Privatizzazione di Alcosuisse e futuro della RFA
Il Consiglio federale ha inoltre preso conoscenza che la privatizzazione di Alcosuisse, il centro di profitto della RFA, riscuote ampi

consensi. Le altre componenti della RFA saranno integrate nell'Amministrazione federale delle dogane (AFD) e la costituenda nuova unità

organizzativa continuerà a occuparsi dell'esecuzione della politica in materia di alcol e di vigilanza del mercato dell'alcol.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)