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Svizzera: la moda dell'happy hour avvicina i giovani all'alcol

Svizzera: la moda dell'happy hour avvicina i giovani all'alcol

"Gli happy hour, le ladies' nights, le serate "tutte le bibite a 5 franchi" o "due per uno" sono trovate escogitate dagli

esercizi pubblici per attirare i clienti, che incentivano il consumo di alcol, rendendolo accessibile in grandi quantità a un

prezzo ridotto". Dipendenze Info Svizzera, l'associazione che fino a pochi mesi fa si chiamava Istituto svizzero di

prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA), chiede un divieto severo di tutte queste promozioni per bevande

alcoliche.
Dipendenze Info Svizzera critica il fatto che la revisione totale della Legge sull'alcol, in procedura di consultazione fino

a fine ottobre 2010, autorizzi gli happy hour. Gli sconti su birra e vino sono infatti permessi, tranne che di venerdì e

sabato, a partire dalle 21 alle 9 del giorno successivo. Una restrizione di questo genere, osserva l'associazione, è

illusoria: "È infatti largamente possibile organizzare degli happy hour in serata e di notte durante la settimana. Inoltre il

venerdì e il sabato il progetto di legge autorizza gli aperitivi a prezzo ridotto all'inizio della serate".
Queste offerte incitano a bere di più? Secondo Dipendenze Info Svizzera, la risposta è sì. Analogamente si chiede che,

ugualmente a quanto previsto per i superalcolici, neanche birra e il vino possano essere venduti a prezzi scontati. "Il

divieto degli happy hour, dei "due per uno", delle serate "tutte le bibite a 5 franchi" o "all inclusive" dovrebbe essere

esteso a tutte le bevande alcoliche e senza deroga di giorni o di ore", sottolinea Michel Graf, direttore di Dipendenze Info

Svizzera.
A farsi allettare dall'alcol a poco prezzo, è risaputo, sono soprattutto i giovani consumatori e coloro che cercano

l'ubriacatura durante il fine settimana. Gli studi confermerebbero che queste promozioni causano un aumento del consumo

alcolico soprattutto tra il pubblico giovane e favoriscono le ubriacature sporadiche, il cosiddetto "binge drinking".

"Vendere alcolici a prezzi scontati va esattamente in senso opposto rispetto a una prevenzione efficace", ammonisce Michel

Graf. Di conseguenza, Dipendenze Info Svizzera chiede che le trovate come le happy hours, escogitate per adescare clienti, e

le bevande alcoliche a prezzo fisso per grandi quantità siano proibite sia negli esercizi pubblici che nel commercio al

dettaglio.