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Vendita d'alcol ai minori, eventi e gastronomia possono fare meglio

BERNA - La Regia federale degli alcool ha diramato i dati relativi ai testi d'acquisto di alcol effettuati nel 2011. Questo strumento di prevenzione e tutela dei minori è stato impiegato 5518 volte lo scorso anno, con un aumento del 12% sui dodici mesi.

La percentuale di vendita di alcol a minori è salita al 30%. L'aumento, spiegano da Berna, è dovuto all'inclusione nel dato totale dei risultati delle regioni della Svizzera romanda e italiana, che prima non erano prese in considerazione ai fini della statistica. "Nella seconda fase" assicura la Regia federale degli alcool "la media diminuisce nuovamente grazie al lavoro di sensibilizzazione, informazione e formazione svolto a livello pratico con i partner interessati". Non a caso dai primi anni 2000 la percentuale è scesa dall'83,5 al 30,4% del 2011.

I dati offrono una panoramica di dove e quando i minori cercano di acquistare alcolici. Nelle ore diurne la percentuale è del 28%, mentre sale al 50,5% dopo le 19. Punti vendita, negozi, e distributori di carburante, testati puntualmente, registrano le percentuali più basse, mentre peggio va nel settore degli eventi. Inoltre si osserva come nell'ambito della ristorazione take-away i dati siano molto migliori rispetto alla consumazione sul posto.

"Queste cifre" concludono le autorità federali "evidenziano il potenziale di miglioramento che sussiste nel far rispettare le prescrizioni nelle ore notturne particolarmente problematiche nell'ottica della tutela della gioventù".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)