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Swansea University: IAD e differenze di genere

Swansea University: IAD e differenze di genere

Lei naviga per i social e lo shopping, lui per giochi e pornografia


 La dipendenza da Internet può indebolire il sistema immunitario, aumentando di quasi un terzo il rischio di incappare in raffreddori e influenza. A proporre un nuovo significato per il termine 'virus informatico' è uno studio Italia-Uk pubblicato su 'Plos One'

. In passato gli stessi autori avevano già indagato sull'esistenza di una crisi di astinenza dal web, e ora suggeriscono un nuovo pericolo per chi abusa della Rete.

 

Il lavoro è firmato da Phil Reed della Swansea University, Lisa A. Osborne della Abertawe Bro Morgannwg University Health Board, Michela Romano e Roberto Truzoli dell'università degli Studi Milano. Gli scienziati hanno valutato 500 persone maggiorenni, evidenziando che chi aveva problemi di uso eccessivo di Internet manifestava sintomi di raffreddore e influenza più frequenti rispetto a coloro che mantenevano un rapporto 'sano' con computer, tablet e smartphone. In circa il 40% del campione si sono riscontrati livelli moderati o alti di dipendenza da Internet, una percentuale che non differiva tra maschi e femmine. E in generale, le persone con livelli più elevati di web-dipendenza avevano circa il 30% in più di sintomi di raffreddore e influenza.

 

Precedenti ricerche - ricorda una nota dell'ateneo milanese - hanno dimostrato che le persone che trascorrono più tempo su Internet sono più soggette a privazione di sonno, hanno abitudini alimentari peggiori, si impegnano meno nell'esercizio fisico e tendono a bere e fumare di più. Questi comportamenti, indipendentemente dall'età, possono danneggiare il sistema immunitario e aumentare la vulnerabilità alle malattie.

 

Lo studio suggerisce che i 'drogati' di Internet possono soffrire di stress importante quando sono disconnessi dalla Rete. Di conseguenza questo ciclo di stress e sollievo associato alla web-dipendenza può portare a un aumento dei livelli di corticosteroidi, ormoni che possono ridurre la funzione immunitaria. "Può anche essere - ipotizza Reed - che coloro che trascorrono molto tempo da soli su Internet presentino una ridotta funzione immunitaria semplicemente perché non hanno un adeguato contatto con gli altri e i loro germi".

 

La ricerca ha anche evidenziato che le persone usavano Internet in media 6 ore al giorno, ma una minoranza considerevole del campione navigava per oltre 10 ore quotidianamente. Si sono osservate inoltre differenze nel modo in cui uomini e donne utilizzano la Rete: lei si collega soprattutto per i social media e lo shopping, lui per il gioco e la pornografia.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.focus.it/scienza/salute/lei-naviga-per-i-social-e-lo-shopping-lui-per-giochi-e-pornografia

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)