Tabagismo: 6 miliardi di euro di costo
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La dipendenza dal fumo e dal tabacco, oltre che essere dannosa a livello personale per le conseguenze di cattiva salute, cattivo odore, malattie correlate e esborso quotidiano dal portafoglio, è dannosa anche al Sistema sanitario nazionale
Inutile dire che la spesa sostenuta dal sistema dipende da malattie gravi, che colpiscono il sistema cardio-circolatorio, respiratorio, tumori in genere, patologie che sono legate al tabagismo e al fumo.
Il costo che è stato sostenuto nall'anno 2005 per curare le persone ammalate di patologie da tabagismo è pari a sei miliardi di euro, corrispondenti al 6,7% della spesa sanitaria italiana.
A dare conto dei dati economici è stato il convegno "Fumo Salute e Sanita", un convegno patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall'Osservatorio sanita' e salute.
Uno studio intitolato FUMO E SALUTE: IMPATTO SOCIALE E COSTI SANITARI curato da Rosaria Russo, Emanuele Scafato e patrocinato dall' Osservatorio sul Fumo, l'Alcol e la Droga dell'Istituto Superiore di Sanità - Roma mette in risalto i dati e descrive la situazione in fatto di tabagismo in Italia.
Il fumo della semplice sigaretta non riguarda solo le società industrializzate, ma per parlare di costi a queste ci dobbiamo fermare, dove esistono dei dati disponibili. Sono 3.5 milioni le persone nel mondo che muoiono a causa del fumo. Una morte ogni nove secondi circa.
Le malattie che sono correlate al fumo riguardano circa il 10% della popolazione adulta, e il fumo è la principale causa di broncopneumopatia cronica ostruttiva, è associato alla malattia coronaria e agli accidenti cerebrovascolari. Si stima che in Italia siano attribuibili al fumo di tabacco circa 90000 morti ogni anno.
I costi che la società è costretta a supportare a causa dei fumatori sono molto alti si tratta di
1) Costi diretti definibili medici e legati alla prevenzione, diagnosi, terapia e
riabilitazione delle patologie correlate al fumo;
2) Costi indiretti legati alla morbilità e associati al mancato guadagno conseguente
alla perdita di lavoro a causa di una patologia fumo-correlata
3) Costi indiretti legati alla mortalità e associati alla perdita del guadagno futuro a
causa di una morte prematura causata dal fumo.
Il costo sociale del fumo per la collettività (fumatori e non fumatori) consiste in costi sostenuti dai fumatori (costi privati) e costi sostenuti dal resto della collettività (costi esterni) per cui:
Costi sociali = costi privati + costi esterni.
Quando si parla di costi, non ci si riferisce solamente ai costi economici che riguardano il tabagismo, ma anche a costi non tangibili come la malattia in sè, il dolore, la morte.
Tutti i costi a carico della società che sono imputabili al fumo causano un danno, il quale danno è nelle mani del sistema sanitario, che cerca di rimediare in modo da attutirne le gravità e da agire nell'interesse della persona che fuma. Fermo restando la complessità nel definire un costo sociale legato alle vite umane cerchiamo di vedere quelli che sono i costi tangibili.
Secondo uno studio de l'Università Cattolica il costo per i ricoveri associati a patologie tabacco-correlate e' pari a 3,4 miliardi di euro, sarebbe questo un un valore che nel 2005 rappresenta il 3,5% della spesa del servizio sanitario nazionale.
Calcolando da questo dato le ipotesi di spesa nei trattamenti il costo sale a sei miliardi di euro, pari al 6,7% della spesa sanitaria nazionale. La metà dei fumatori di seguito non riuscirà a superare la malattia e di questi pazienti che moriranno si stima che il decesso avviene tra i 35 e i 69 anni.
Il principale motivo di morte dei fumatori è il cancro al polmone, che rappresenta la principale causa di morte per tumore nei Paesi sviluppati e la correlazione di questo fenomeno con il tabagismo è un problema di stretta competenza delle Istituzioni.