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Tabagismo e deficit cognitivi: va in fumo la capacità di prestare attenzione

Tabagismo e deficit cognitivi: va in fumo la capacità di prestare attenzione

fonte: NeuroImage
I risultati della ricerca in pubblicazione sulla rivista scientifica NeuroImage hanno dimostrato l'esistenza nei tabagisti di

un fenomeno definito "bias attentivo", ossia un errore nella elaborazione delle informazioni attentive che consiste nell'

automatico ed involontario mantenimento dell'attenzione su uno stimolo collegato alla sostanza d'abuso. Lo stimolo diventa

estremamente saliente per l'individuo, cattura la sua attenzione ed promuove comportamenti finalizzati alla ricerca e al

consumo della sostanza. I ricercatori hanno voluto individuare, per la prima volta in uno studio controllato, i substrati

neurobiologici del bias attentivo e la correlazione con il craving per il fumo di sigaretta, in un gruppo di tabagisti. I

partecipanti, 20 fumatori e 22 soggetti di controllo confrontabili per sesso ed età, hanno effettuato un esame di Risonanza

Magnetica funzionale (fMRI). È stata misurata la variazione dell'ossigenazione sanguigna cerebrale (fenomeno BOLD) durante

l'esecuzione di un compito attentivo all'interno dello scanner e registrato il livello di craving riportato dopo la visione

degli stimoli. Il compito attentivo consisteva nel contare alcune linee poste sul monitor mentre alcuni stimoli inerenti al

fumo di sigaretta fungevano da distrattori. I dati di fMRI identificano durante il bias attentivo, l'attivazione di

specifiche aree cerebrali nei fumatori rispetto ai controlli (la corteccia cingolata anteriore dorsale, il giro parietale

superiore e il giro temporale superiore) e una correlazione tra grado di craving e l'attivazione di insula e putamen. Nei

tabagisti quindi, le medesime aree cerebrali deputate al processamento cognitivo "top-down" dell'attenzione si attivano

durante compiti di bias attentivo, come se la presenza di stimoli condizionanti per il fumo, richiedesse a questi individui

maggiori risorse attentive per concentrarsi su un semplice compito cognitivo.
Maartje Luijten, Dick J. Veltman, Wim van den Brink, Rob Hester, Matt Field,Marion Smits, Ingmar. H.A. Franken

Neurobiological substrate of smoking-related attentional bias. NeuroImage (2010) In Press