Tabagismo: indicazioni al trattamento
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Non esiste il metodo migliore in assoluto per smettere, perché nessun fumatore è uguale a un altro, anche se esistono alcune
regole generali e alcuni aiuti farmacologici che possono essere considerati come un ausilio nella lotta contro il fumo. La
prima cosa da fare è capire che smettendo di fumare non si perde nulla, anzi si guadagna molto. Inoltre è meglio farsi
aiutare dal medico nella scelta del metodo più opportuno e per trovare il mezzo scientifico appropriato come terapia
sostitutiva della nicotina. Chi decide di smettere deve certo affrontare alcune inevitabili conseguenze come le crisi di
astinenza o l'aumento di peso, ma il tempo e la perseveranza aiutano a superare le difficoltà.
L'Informazione Sanitaria per il comportamento del fumatore consiglia di:
limitare il fumo a un massimo di 10 sigarette al giorno
non fumare per strada o al lavoro
non portarsi dietro accendini o fiammiferi
rifiutare le sigarette che vengono offerte
fumare le sigarette fino a metà
scegliere un tipo di sigaretta a basso contenuto di nicotina e di catrame
comprare un nuovo pacchetto solo dopo aver finito il precedente
non fumare prima o dopo i pasti, perché ciò interferisce con l'attività digestiva dello stomaco
non fumare mai in presenza di non fumatori
non fare boccate troppo avide, perché il numero e la profondità delle tirate influisce sull'effetto dannoso delle sigarette.
Quando smettiamo di fumare all'improvviso succede che i recettori della nicotina si ritrovano "disoccupati" e questo da
inizio alle crisi di astinenza, le cui manifestazioni possono essere:
irrequietezza ed eccitabilità
stizza
costipazione
aumento di peso
mal di testa, vertigini, fastidi alla circolazione
scarsa concentrazione, stanchezza, sfinimento
aggressività, nervosismo, cattivo umore
Il fumo porta a un calo di peso di circa 3,5 Kg nel fumatore, infatti chi smette di fumare generalmente tende a ingrassare,
anche se questo non è vero per tutti, infatti c'è chi non è aumentato e chi addirittura è dimagrito. L'aumento di peso si
aggira intorno ai 3 o 4 Kg nel primo anno, ma in seguito i chili presi tendono a sparire. Le cause della tendenza a
ingrassare sono da ricercarsi nella riorganizzazione del metabolismo, che nel fumatore risulta essere accelerato con un
conseguente consumo straordinario di calorie . Seguire un'alimentazione corretta aiuta molto ad evitare i chili di troppo e a
controllare lo stimolo accresciuto della fame dopo che si smette di fumare.
A tutto ciò si aggiunge anche la sensazione sgradevole di non essere capaci di affrontare le situazioni senza l'aiuto del
fumo. L'apice della voglia di fumare viene raggiunto dopo circa un giorno di astinenza dalla nicotina. Fortunatamente la
crisi dura solo un giorno o due, ma il desiderio di fumare perdura per diversi giorni, diradandosi lentamente ma sempre di
più. Nel giro di 2 o 3 settimane i sintomi tendono a sparire, ma naturalmente la loro durata dipende dal grado di dipendenza
del soggetto. Nel 90% dei casi l'adattamento alla vita priva del veleno fumo si ha in circa 2 settimane e il desiderio o
sparisce o compare molto sporadicamente.
Coadiuvanti farmacologici
La sintomatologia dell'astinenza può trarre vantaggio dall'uso di cerotti transdermici, di gomme da masticare o di
particolari bocchini contenenti nicotina che vengono venduti in farmacia allo scopo di aiutare chi desidera smettere con il
fumo. L'idea di questi preparati è quella di sostituire la nicotina sprigionata dalla sigaretta con quella contenuta nel
prodotto usato , evitando così l'assunzione dei vari prodotti tossici del fumo. Lentamente la dose di nicotina viene
diminuita e altrettanto lentamente diminuiscono i sintomi della dipendenza. Naturalmente nessuno di questi prodotti permette
di raggiungere la concentrazione di nicotina che si verifica fumando la sigaretta e quindi non si ottiene certo lo stesso
piacere. Associando 2 di questi preparati si è visto che il risultato migliora e sembra che sia più facile smettere di
fumare. Tutti questi metodi sono sconsigliati alle gestanti, alle donne che allattano, a chi soffre di patologie cardiache o
vascolari, ma non sono del tutto controindicati, perché ancora più dannoso è il fumo e ogni tentativo di sospenderlo è
positivo.