News di Alcologia

Protagonisti padre e figlio di Dolo, risultati ambedue ubriachi alla guida della loro auto. La notte tutta da dimenticare inizia alle 2.30, quando un ventitreenne di Dolo, alla guida di una Fiat Bravo, sta percorrendo le strade del graticolato romano nel territorio comunale di Pianiga.
Per cause in corso d'accertamento da parte dei carabinieri della tenenza di Dolo, il ventitreenne perde il controllo della Bravo e finisce nel fossato che costeggia la strada. L'incidente non è particolarmente grave ed il giovane esce autonomamente dall'auto.
Ripresosi dallo shock, chiama il padre e gli chiede di venirlo a prendere perché l'auto è fuori uso.
Nel frattempo, alcuni residenti, sentito il botto e vista l'auto finire fuori strada, chiedono l'intervento dei carabinieri. Sul posto arriva una pattuglia della tenenza di Dolo.
I militari, accertatisi che il giovane stesse bene, lo vedono poco lucido e gli chiedono di sottoporsi all'alcoltest. E qui arriva la prima brutta sorpresa. L'etilometro, infatti, segna che nel corpo del giovane è presente una quantità d'alcol prossima ai 0,8 grammi per litro. Un valore che supera il limite consentito dalla legge, fissato a 0,5. Ai carabinieri non resta che ritirargli la patente.
In quello, arriva a bordo della propria auto, il padre del giovane. Gli uomini dell'Arma lo vedono procedere a zigzag. Una volta sceso, lo sottopongono pure lui al "palloncino". E arriva la seconda brutta notizia. Pure il padre ha bevuto oltre il limite. Anche se meno del figlio. Infatti, il valore si assesta a 0,7. Pure in questo caso i carabinieri devono ritiragli la patente.
Al padre, quindi, non rimane che chiedere l'intervento della moglie, che ha dovuto riaccompagnare a casa i suoi uomini.
E, una volta tra le mura domestiche, non è escluso che per i due sia arrivata una sonora lavata di capo. Anche perché dovranno pagare una multa piuttosto salata. (GDC)