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Tassa sui superalcolici: arriva la conferma dal Ministero della Salute

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Tassa sui superalcolici: arriva la conferma
Qualche giorno fa ipotizzavamo cosa potrebbe accadere se venisse introdotta una tassa sui superalcolici. Ora ne abbiamo la conferma,

direttamente dal ministro della Salute Renato Balduzzi. Doveva essere una notizia riservata, di quelle da "tirar fuori" al momento giusto.

Eppure l'organizzazione romana dei ministeri, da sempre "curiosa" ha fatto sì che la news uscisse addirittura da due ministeri diversi. Cosa

cambierà con la sua entrata in vigore?
Tra le tasse che il governo ha impostato negli ultimi tempi, di sicuro questa rientra tra le più pittoresche. Potrebbe rivelarsi però una

delle più redditizie a livello economico. Questo perché molto difficilmente migliaia di persone, soprattutto giovani, rinunceranno all'

aperitivo per paura del "dazio". E sulla stessa linea d'onda, con molta probabilità si adegueranno anche i gestori dei locali, fermo

restando, che non è da escludere la nascita di una sorta di mercato nero relativo al settore.
Scopriamo insieme cosa ha dichiarato in tal proposito il ministro della Salute Balduzzi:
"Sì, il documento doveva rimanere riservato è uscito da due ministeri diversi, a Roma è così. La tassa sui superalcolici ci permetterebbe di

raggiungere due obiettivi: rende consapevoli i cittadini che devono prestare grande attenzione agli stili di vita e alla qualità dei cibi e

permette di recuperare risorse da mettere subito in circolo. Potremmo fare investimenti sui nuovi ospedali, ma anche acquistare

apparecchiature e mettere a norma tantissime strutture sanitarie".
Vista da questo punto di vista, in realtà, la tassa avrebbe anche i suoi lati positivi, specialmente se si riflette sulla quantità di

incidenti derivanti dall'alcol che l'assistenza sanitaria nazionale si trova ogni fine settimana ad affrontare a livello medico. Non solo, il

binge drinking e tutte quelle pratiche deleterie correlate all'abuso d'alcol potrebbero risentire di un cospicuo calo.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)