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Tecnodipendenze: una panoramica

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Alcune persone possono utilizzare in modo problematico la tecnologia digitale: computer, telefonia, video giochi. Un po' come

per la sostanze d'abuso è possibile sviluppare dipendenza per la tecnologia.Strumenti nati per migliorare la vita quotidiana

possono per alcune persone diventare un problema perché rappresentano un'attrazione patologica e vengono utilizzate in modo

compulsivo e fuori dal proprio controllo.Le persone affette da problemi di dipendenza da tecnologia digitale tendono per

questo a trascurare altre importanti attività come lo studio, il lavoro, le relazioni interpersonali e altre fonti di svago.

C'è chi è ossessionato da un gioco di ruolo on line, dorme di giorno e passa le notti al computer, non esce di casa e ormai

non ha più amici. Sono casi-limite, certo, ma la tecno-dipendenza colpisce tra il 5 e il 10% dei giovani.
Gli adolescenti che soffrono di disturbi più o meno gravi sono il 22%.
I principali sintomi di questi disturbi sono il gran numero di ore trascorse in compagnia delle nuove tecnologie, l'enorme

coinvolgimento e la progressiva rinuncia ad altre attività importanti, con pesanti ricadute sociali. In assenza di

contromisure, nelle situazioni più gravi si ha una dipendenza vera e propria, che in questi casi ha caratteristiche simili a

quella legata al gioco d'azzardo.
Il tipo di esperienza più rischiosa sembra essere quella nei giochi di ruolo. "La dipendenza da questo tipo di giochi è una

delle più additive e pericolose in quanto i videogame, soprattutto se giocati on line, possono durare mesi o anni: tutto

dipende dalla volontà del giocatore di tenerli in vita".
Oltre a problemi di video-dipendenza, cui i bambini risultano i soggetti più esposti, la navigazione in internet può

presentare dei rischi per i minori se non è controllata e supervisionata da un genitore.Oltre alla possibilità di accedere a

siti dedicati solo ad un pubblico adulto, un pericolo è rappresentato dalle chat, dove le identità delle persone che si vanno

a conoscere possono essere facilmente mistificate.
Ma cosa può fare un genitore se si accorge che il figlio ha dei problemi? A quanto pare le misure drastiche non servono.

"Staccare il computer peggiora la situazione". "Proibire all'improvviso l'uso del calcolatore non fa che peggiorare un clima

familiare già incandescente. Chi soffre di questi disturbi non si rende conto della gravità della situazione".
Nei casi estremi, per guarire sono necessarie delle sedute di psicoterapia e una terapia farmacologica. La strategia migliore

contro la dipendenza, sostengono gli esperti, è però la prevenzione. Per evitare rischi basta limitare l'uso degli apparecchi

tecnologici non appena si nota che i ragazzi non li usano più in modo equilibrato.
Molti esperti consigliano quindi di non mettere il computer nella stanza del bambino, instaurare con i figli un dialogo

costante sulla navigazione, evitare le ore serali e insegnare che nelle chat non si devono mai dare informazioni personali.

E' possibile inoltre per un genitore impostare il computer di casa in modo che i figli lo utilizzino con determinate

limitazioni; con poche semplici impostazioni si può impedire l'accesso a siti ritenuti non idonei ad un pubblico minorile.