Teenagers: i cannabinoidi sintetici continuano a destare preoccupazione
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Teenagers: i cannabinoidi sintetici continuano a destare preoccupazione
Fonte: Pediatrics
Titolo originale e autori: Clinical Presentation of Intoxication Due to Synthetic Cannabinoids. Pediatrics, Mar 2012, In Press-Cohen J, Morrison S, Greenberg
Il consumo di cannabinoidi sintetici continua a suscitare preoccupazione per le intossicazioni riportate dai teenager a livello internazionale. La rivista scientifica Pediatrics ha pubblicato in questi giorni i casi di tre adolescenti statunitensi ricoverati d'urgenza al pronto soccorso dopo aver fumato la cosiddetta "marjiuana sintetica", costituita da miscele di erbe vendute in smartshop e via internet come profumatori ambientali ma contenenti molecole di origine sintetica, psicoattive. Per il personale medico quindi diventa sempre più importante riuscire a riconoscere segni e sintomi associati all'assunzione di tali sostanze.
Il primo caso riportato è quello di una ragazza di 16 anni che è stata trasportata in ospedale dal suo fidanzato. La giovane non riusciva a muoversi né a parlare e, nonostante fosse sdraiata, il suo battito cardiaco era elevato, con 105 pulsazioni al secondo e ha dato segnali di ripresa solo dopo trattamento farmacologico con ansiolitici, e con un farmaco che viene usato contro i movimenti anomali, e dopo diverse ore di riposo. Mentre i test delle urine erano positivi al THC (componente psicoattivo della marijuana), il suo fidanzato sosteneva che avevano fumato anche il "K2", uno dei tanti prodotti commerciali appartenenti alla categoria dei cannabinoidi sintetici. Gli altri due casi riguardavano due giovani di 18 e 16 anni, il primo si era sentito male durante una festa. Era aggressivo, sudava molto e il battito misurava 131 pulsazioni. Il 16enne invece sembrava confuso e agitato e faticava a parlare. Entrambi gli adolescenti sono stati trattati con ansiolitici e dimessi dopo alcune ore. La dott.ssa Joanna Cohen, che ha collaborato alla realizzazione dell'articolo, dice che dal 2010 negli Stati Uniti sono state effettuate circa 4.500 chiamate di soccorso correlate all'uso di tali prodotti, evidenziando la gravità dei sintomi.
Le sintomatologie cliniche descritte sono analoghe a quanto riscontrato attraverso le attività del Sistema Nazionale di Allerta Precoce, il sistema di monitoraggio delle sostanze stupefacenti circolanti sul nostro territorio e di segnalazione delle nuove droghe. Il Sistema di Allerta, attivato in Italia nel 2009 dal Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi, ha infatti consentito l'individuazione a partire dall'inizio del 2010, di 32 casi di intossicazione acuta da cannabinoidi sintetici.
Le attività di monitoraggio del Sistema di Allerta hanno inoltre portato ad azioni di contrasto alla diffusione di tali molecole, come l'inserimento di numerosi cannabinoidi sintetici nella tabella I del D.P.R. 309/90 da parte del Ministero della Salute, sulla base delle evidenze e della documentazione scientifica raccolte e certificate dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Centro Antiveleni di Pavia - Fondazione "Maugeri", e l'attivazione di numerosi controlli di negozi che li vendono che hanno portato al loro sequestro.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)