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Termoli: rapporto sui consumi di alcol e droga

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Droga e alcol: il consumo è giovane

Incontro tra gli studenti del liceo classico e la Neuromed, per parlare di alcool e droga. Si è svolto ieri mattina, presso l'Aula Magna del

liceo classico "G. Perrotta" di Termoli, su iniziativa dell'Istituto di ricerca Neuromed di Pozzilli, un incontro con gli studenti delle

ultime classi delle scuole superiori, avente come tema "Alcol e droghe". A presenziare l'incontro è stato il prefetto Marcello Palmieri,

presidente della fondazione Neuromed, accompagnato dal professor Maurizio Tagliatatela, preside della facoltà di Scienze del benessere presso l'Università degli Studi del Molise ed il professor Marcello Nicoletti, docente di farmacologia presso l'Università La Sapienza di Roma. Tra la numerosa platea, presente anche Guido Cavaliere, presidente del Coni Molise. Al centro della discussione, come detto in precedenza, le

problematiche che riguardano l'utilizzo diffuso di sostanze stupefacenti e l'abuso di alcool tra i giovanissimi, entrambi tristemente in

crescita. Secondo uno studio condotto proprio dalla fondazione Neuromed infatti, ben il 10 per cento degli studenti di età compresa tra i 12

ed i 13 anni, hanno già fatto uso di sostanze stupefacenti ed assumono con regolarità anche bevande alcoliche. Naturalmente questo spaventoso abbassamento dell'età media, riferito all'assunzione di sostanze come droga e alcool, rischia di avere effetti devastanti sul cervello e sul sistema nervoso di coloro che ne fanno uso, anche in virtù del fatto che usare o ancor peggio abusare di determinate sostanze in età precoce crea dei danni irreversibili. Obiettivo dell'iniziativa, condotta dalla fondazione Neuromed, è quello di divulgare le neuroscienze nelle

scuole medie superiori, al fine di informare direttamente i giovani sugli effetti provocati dall'uso di sostanze. "Bisogna sconfiggere nei

ragazzi - ha dichiarato il prefetto Palmieri - l'idea che assumere alcool e droghe sia manifestazione di libertà, in quanto l'impiego di

queste sostanze scaturisce il loro una dipendenza e quindi una vera e propria forma di schiavitù".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)