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"Testing the waters": a Lisbona la prima conferenza internazionale sul rilevamento di sostanze illecite nelle acque reflue

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"Testing the waters": a Lisbona la prima conferenza internazionale sul rilevamento di sostanze illecite nelle acque reflue

Fonte: EMCDDA


Si conclude oggi a Lisbona la prima conferenza internazionale e multidisciplinare che ha visto l'incontro di esperti per esaminare lo stato dell'arte di una disciplina in rapida espansione, ovvero l'analisi delle acque reflue finalizzata al rilevamento di sostanze illecite. Questa metodologia innovativa consente di monitorare le tendenze d'uso di sostanze illecite nella popolazione. Pur non fornendo informazioni sul consumo individuale di droga, l'analisi di sostanze in campioni di acque reflue consente di effettuare studi epidemiologici attraverso stime rispetto alla quantità totale di droga consumata da una comunità, misurando i livelli di sostanze illecite eliminate attraverso le urine e raccolte nelle acque di scarico.
L'evento, organizzato dall'Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze (EMCDDA) in collaborazione con il progetto europeo sullo studio delle acque reflue SEWPROF, l'Istituto Mario Negri e l'Istituto Norvegese per la ricerca sulle acque, vede la partecipazione di oltre 100 esperti provenienti da 20 paesi, riuniti per esplorare il potenziale di questa metodologia, valutare gli interventi di controllo antidroga, integrando così i metodi di monitoraggio dell'uso di droga più convenzionali. L'analisi delle acque reflue richiede infatti un approccio multidisciplinare che necessita della presenza e dell'integrazione di molteplici prospettive: chimica, analitica, biochimica, ingegneria ambientale e delle acque reflue, scienze forensi, farmacocinetica, fisiologia, epidemiologia spaziale, statistica ed epidemiologia dei farmaci convenzionali.
La conferenza è, inoltre, occasione per presentare e discutere a livello internazionale gli ultimi risultati di un progetto promosso in quest'ambito dall'EMCDDA lanciato nel gennaio 2012 e che coinvolge 26 città europee. "L'analisi di sostanze nelle acque reflue è una pratica in forte sviluppo che può avere implicazioni su come verrà monitorato il consumo di sostanze illecite in futuro" sottolinea Wolfgang Götz, direttore dell'EMCCDA e responsabile dell'evento "Integrare il repertorio esistente di metodi di ricerca e monitoraggio con una nuova tecnica è una prospettiva estremamente interessante".
L'analisi delle acque reflue in Italia viene supportata ogni anno attraverso uno specifico progetto del dipartimento politiche antidroga affidato all'Istituto Mario Negri di Milano. I dati emersi dall'indagine del 2012 verranno inclusi nel prossimo report nazionale.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)