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Per il governo inglese "salutare" una notte dietro le sbarre per smaltire la sbronza

Pochi giorni fa l’autorevole quotidiano inglese “The Independent”, ha rilanciato in prima pagina la proposta choc di Adrian Lee, capo della polizia del Northamptonshire secondo cui, per contrastare i problemi alcol-correlati, sarebbero necessarie celle di reclusione ad hoc ed uno staff medico privato per sorvegliare chi alza troppo il gomito. La soluzione estrema di mettere dietro le sbarre gli ubriachi (sistema già adottato negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei) sdoganerebbe la polizia dalla mera funzione di controllo del soggetto, dando così la possibilità agli agenti di esser più presenti su strada ed effettuare così maggiori controlli. Il tema ha scatenato immediatamente un grande dibattito oltremanica, dividendo l’opinione pubblica fra chi ha apprezzato l’idea (soprattutto fra le istituzioni) e chi si è dimostrato scettico, soprattutto per gli aspetti coercitivi dell’iniziativa. D’altra parte le forze dell’ordine - come dichiarato dal comandate Lee -  non sono responsabili dei soggetti che dopo una notte di eccessi hanno bisogno anche di assistenza  medica. Dunque, la soluzione migliore è collocare temporaneamente gli ebbri in stanze “tipo celle”, gestite dal comparto privato, al quale affidare previo compenso (prodotto dalle sanzioni economiche che si possono elevare) il compito di cura e sorveglianza. Le statistiche dicono che una sola nottata passata sotto chiave a smaltire effetti dell'alcol (considerati tutti gli elementi) vale 400 sterline; con costo altissimo per le casse dello stato. Per questo motivo la campagna è stata accolta favorevolmente sia da Jeremy Browne Minister for Crime Prevention che da James Cameron capo del Governo.

http://www.droganews.it/news/1991/Per_il_governo_inglese_%22salutare%22_una_notte_dietro.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)