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Cocaina: l'azione degli agonisti della serotonina riduce gli effetti della sostanza

Le evidenze scientifiche indicano che il sistema serotoninergico modula gli effetti comportamentali e neurochimici della cocaina ma come e quali sottotipi del recettore per la serotonina mediano questi effetti non è ancora noto. Studi recenti hanno dimostrato che l'attivazione farmacologica del sottotipo 2C del recettore della serotonina 5-HT2CR attenua gli effetti comportamentali e neurochimici della cocaina nei roditori, ma lo stesso composto non è ancora stato sistematicamente valutato in primati non umani.
Una ricerca, condotta presso la Emory University di Atlanta (Stati Uniti), ha cercato di determinare l'impatto del pretrattamento con due molecole ad attività agonista sui recettori 5HT2CR (l'mCPP e il Ro 60-0175) sugli effetti comportamentali e neurochimici della cocaina assunta da un campione di scimmie Saimiri. Nei soggetti addestrati a premere una leva a un intervallo fisso di 300 secondi di cessazione dello stimolo, il pretrattamento ha attenuato gli effetti di stimolazione della cocaina. Nei soggetti addestrati all'auto somministrazione della cocaina, entrambe le sostanze hanno attenuato il ripristino indotto della cocaina. Inoltre, l'agonista Ro 60-0175 ha attenuato gli effetti della cocaina durante una sessione continuata di auto- somministrazione della sostanza stupefacente.
I risultati della ricerca suggeriscono che il pretrattamento con gli agonisti dei recettori 5-HT2CR riducono in modo consistente gli effetti correlati all'abuso di cocaina a secondo della dose somministrata e in maniera reversibile nei primati non umani, probabilmente attraverso una modulazione non selettiva degli aumenti di dopamina indotti dalla cocaina all'interno del sistema dopaminergico mesolimbico. I farmaci a base di questi agonisti potrebbero dunque rappresentare una nuova categoria di farmaci per il trattamento della dipendenza da cocaina.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)