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Alcol: le alterazioni del recettore NMDA causate dall'etanolo

L'etanolo è una delle sostanze maggiormente utilizzate al mondo e il suo uso e abuso hanno un significativo impatto economico e sociale. All'aumentare delle quantità di alcol assunte si assiste a problemi comportamentali come biascicamento, cambiamenti nell'andatura e nella postura, alterazioni dell'umore e difficoltà respiratorie che possono condurre anche al decesso. Sebbene la correlazione tra le concentrazioni di etanolo nel sangue e i problemi comportamentali sia stata studiata estensivamente, i siti e i meccanismi d'azione biologica dell'etanolo che sottendono questi effetti sono ancora poco noti. I risultati dei lavori scientifici degli ultimi 25 anni hanno mostrato che l'etanolo interagisce con una varietà di sottotipi di canali ionici. Tra questi canali ce ne sono alcuni che vengono aperti dal neurotrasmettitore glutamato, il principale trasmettitore eccitatorio presente nel cervello dei mammiferi, tra cui l'NMDA che ha mostrato la sensibilità maggiore all'etanolo. Uno studio di laboratorio realizzato negli Stati Uniti con tecniche di elettrofisiologia, ha dimostrato che l'etanolo interagisce con i recettori NMDA in un sito diverso dal sito d'azione degli agonisti e che inibisce l'attività spontanea dei recettori NMDA stessi.
Dato il ruolo chiave dei recettori dell'NMDA nella trasmissione sinaptica, nella plasticità neuronale, nell'apprendimento e nella memorizzazione, comprendere come l'etanolo interferisce con le funzioni dell'NMDA risulta dunque di particolare importanza.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)