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The Lancet: cardiopatie, diabete e tumori l'inattività uccide come il fumo

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Cardiopatie, diabete e tumori l'inattività uccide come il fumo

Stare sempre seduti, uccide. Letteralmente. Tanto quanto fumare. Sono queste le conclusioni di una ricerca del Brigham and Women's Hospital di Boston pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet 1. Se dunque credete di essere in pace con la coscienza solo per aver eliminato le "bionde" o addirittura per non averle mai neanche toccate, chiedetevi: faccio almeno 150 minuti di ginnastica a settimana? Se la risposta è no, eccovi la cattiva notizia. La sedentarieà, secondo il rapporto pubblicato sulla rivista americana, uccide 5,3 milioni di persone l'anno (il fumo 5,1). Peggio di una pandemia. E come tale, secondo gli studiosi, va curata. Impresa tutt'altro che facile, vista la diffusione del "virus": la pigrizia colpisce infatti un terzo della popolazione mondiale, soprattutto nei Paesi molto industrializzati. In Nordamerica il 43,3% della popolazione è sedentaria e il Europa il 24,8, ma le economie più in difficoltà si stanno adeguando, e anche il 30% dei russi e il 27% degli africani fa pochissimo movimento.

In particolare, il 31,1% della popolazione adulta mondiale, pari a circa 1 miliardo e mezzo di persone, è quasi completamente sedentario, cioè fa meno di 20 minuti di attività fisica al giorno. Il problema interessa sempre più anche i teenagers e secondo lo studio più dell'80% di quelli fra i 13 e i 15 anni fa meno di un'ora di movimento al giorno, quantità minima consigliata nella fase dello sviluppo.

I "couch potatos" dilagano dunque a macchia d'olio, con conseguenze poco divertenti. Stare al computer da mattina a sera e concludere la giornata davanti alla tv o in un ristorante, magari usando la macchina per spostarsi dall'ufficio a casa e da casa al locale, danneggia la salute quanto il tabagismo, favorendo un decimo dei casi di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e tumori a seno e colon.

L'epidemiologa I-Min Lee dell'Harvard School of Public Health, affiancata da 33 colleghi di 16 Paesi diversi, ha analizzato stile di vita e stato di salute della popolazione mondiale, divulgando intenzionalmente le conclusioni in concomitanza con l'inizio delle Olimpiadi di Londra, simbolo dell'amore dell'essere umano per l'attività fisica. "Con i giochi olimpici del 2012 - spiega Pedro Hallal, uno dei ricercatori del team - lo sport attirerà un'incredibile attenzione globale. Ma anche se il mondo guarderà competere i migliori atleti di ogni Paese, la maggior parte degli spettatori sarà sedentaria e guarderà il tutto alla tv. La sfida globale è chiara: rendere l'attività fisica una priorità della sanita pubblica in tutto il mondo per migliorare la salute e ridurre il peso sociale della malattia".

Solo nel 2008 la pigrizia ha provocato 5,3 milioni di vittime su un totale 57 milioni e causato il 6% delle malattie coronariche, il 7% dei casi di diabete di tipo 2 e il 10% dei cancri al seno e al colon. Soltanto in Europa, 121mila persone avrebbero potuto salvarsi se avessero fatto sport con regolarità.

La World Health Organization e la London School of Hygiene and Tropical Medicine poche settimane fa hanno pubblicato un report 2che dimostra come l'umanità stia diventando sempre più obesa e l'ultimo rapporto dei Centers for Disease Control rivela che la sedentarietà produce conseguenze per la salute che ormai costano più del fumo (150 miliardi all'anno) e che il girovita dei cittadini Usa continuerà a espandersi almeno per i prossimi quindici anni. lI tasso di persone obese negli States è triplicato dal 1960 a oggi, raggiungendo il 34%; gli obesi gravi (cioè con un indice di massa corporea superiore a 40) sono cresciuti di 6 volte e oggi raggiungono il 6% e nel 2030 saranno il 42%.

Dopo questa carrellata di dati agghiaccianti ecco però la buona notizia: per mantenersi in salute il corpo ha bisogno "solo" di 150 minuti di esercizi a settimana. Niente salti mortali, insomma. E se non avete i soldi per fare l'abbonamento in palestra o il tempo per una passeggiata di mezz'ora cinque giorni su sette (perché tanto vi basterebbe), dedicatevi al giardinaggio e ai lavori casalinghi. Che piaccia o no agli uomini imbolsiti, spolverare, pulire il bagno e potare il susino non solo è utile al menage casalingo, ma regala qualche anno di vita in più.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)