The Lancet: consumo di droga, necessario predisporre a livello globale nuove strategie di contrasto
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Consumo di droga, necessarie predisporre a livello globale nuove strategie di contrasto
"The Lancet" ha recentemente pubblicato un interessante articolo sulla diffusione delle vecchie e nuove sostanze stupefacenti. In funzione
della circolazione di sempre nuove molecole e il radicamento di vecchie abitudini assuntive, l'articolo proposto dall'autorevole rivista
scientifica britannica ha evidenziato l'impossibilità di stimare il numero reale dei consumatori al mondo. Infatti, dai dati disponibili
emerge che ogni anno siano più di 200 milioni gli individui di età compresa tra i 15 e i 65 anni che utilizzano abitualmente della droga. Le
rilevazioni effettuate dimostrano come il numero degli assuntori di cannabis possa esser compreso fra i 125 e 203 milioni; mentre si stimano
121 milioni per l'eroina e cocaina. Anche l'European Monitoring Centre for Drugs and Drug (OEDT - l'agenzia UE per la lotta alla droga) per
voce del Presidente Wolfgang Götz, poche settimane fa lanciato un l'allarme circa i consumi di cannabis e cocaina e la grande diffusione di
nuove droghe sintetiche nel vecchio continente. Un'attenta analisi dei numeri e uno studio delle proiezioni future sul problema sono passi
utili al fine di predisporre nuove strategie di contrasto, per un fenomeno che muta le sue caratteristiche a seconda delle opportunità, dei
mercati e dei tempi. Ad esempio l'Italia è stata in grado di affrontare in maniera tempestiva la comparsa di nuove sostanze pericolose per la
salute e di riconoscere e gestire in maniera efficace le intossicazioni di giovani consumatori, con un indubbio impatto positivo sulla salute
pubblica. Le segnalazioni del Sistema Nazionale di Allerta Precoce, del DPA, la settimana scorsa hanno permesso al Ministero della Salute di
inserire nella tabella delle sostanze stupefacenti due nuove molecole: il Butilone e i suoi analoghi e il cannabinoide sintetico AM 694 e i
suoi analoghi. Inoltre la sinergia con il Ministero della Salute e le Forze dell'Ordine ha consentito di ritirare dal mercato prodotti
pericolosi segnalati in Europa e circolanti nel territorio italiano.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)