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News di Alcologia

The Lancet: consumo moderato di vino e rischio trombosi

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Alcol amico del cuore se il consumo è moderato


Consumare alcol in maniera regolare e moderata aiuta a proteggersi dal rischio di trombosi, aumenta il colesterolo buono e combatte

l'ipertensione. Inoltre, secondo un recente studio firmato da due ricercatori italiani sulle pagine di The Lancet, Roberto Ferrari e Claudio

Rapezzi, chi consuma vino segue una dieta in genere più equilibrata e salutare di chi preferisce la birra.
Sull'argomento del bere responsabile si sono confrontati 15 università, 6 enti di ricerca e 32 gruppi impegnati a livello internazionale

negli studi sugli effetti del consumo moderato di alcol. Sono i numeri principali del seminario scientifico sul bere responsabile nella dieta

mediterranea e nello stile di vita italiano che si è svolto nella Certosa di Pontignano, Siena, il 10 e 11 giugno. L'iniziativa nasce con

l'obiettivo di discutere le più recenti evidenze scientifiche della ricerca italiana sul consumo moderato del vino e delle altre bevande

alcoliche nel contesto della dieta mediterranea e dello stile di vita italiano.
Dal punto di vista scientifico, il professor Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca della Università Cattolica di

Campobasso, ha evidenziato la qualità delle 23 ricerche scientifiche presentate e si è mostrato particolarmente ottimista per il futuro,

considerando da un lato la qualità dei lavori e dall'altro la giovane età media dei team di ricerca.
"Studi italiani di popolazione hanno confermato la ben nota riduzione da parte dell'alcol a dosi moderate dell'incidenza di malattie

cardiovascolari. Inoltre, per la prima volta, anche la mortalità cardiovascolare e quella associata all'insieme di tutte le malattie sono

risultate significativamente diminuite dall'assunzione moderata di bevande alcoliche. Tra i meccanismi attraverso cui le bevande alcoliche

esplicano il loro benefico effetto, particolare interesse ha suscitato la teoria dell'ormesi presentata dal professor Fulvio Urisini

dell'università di Padova secondo la quale effetti apparentemente contrastanti possono essere osservati a dosi moderate o eccessive di

sostanze nutrienti: ciò spiegherebbe l'effetto protettivo delle bevande alcoliche a dosi moderate e il loro effetto tossico a quantità più

elevate. Promettenti, tra gli altri, gli studi sulla capacità del vino di modulare i sistemi molecolari che regolano i meccanismi di

longevità delle cellule e di controllare l'attività di numerosi geni correlati all'infiammazione".
Questo il commento di Lamberto Vallarino Gancia, Presidente di Federvini: "da tempo siamo impegnati nella promozione di modelli di consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche attraverso il sostegno e la divulgazione dello stile mediterraneo. Ci fa quindi molto piacere

che il mondo della ricerca scientifica crei occasioni di confronto di alto livello e ci coinvolga su un tema così importante quale quello del

ruolo delle bevande alcoliche all'interno della dieta mediterranea".

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)