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The Lancet: uso di sostanze stupefacenti, fattore che contribuisce al carico globale di disabilità

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Uso di sostanze stupefacenti, fattore che contribuisce al carico globale di disabilità

I tassi di dipendenza da sostanze stupefacenti sono ritenuti in aumento nei paesi sviluppati, ma, ad oggi, non sono stati ancora effettuati studi sistematici per stimare la prevalenza globale e regionale della dipendenza da sostanze stupefacenti e quantificarne l’onere in termini di salute. I rischi derivanti dall’utilizzo di droghe sembrano infatti crescere in relazione alla frequenza e alla quantità di sostanze assunte.
La revisione sistematica condotta da un team afferente ad università australiane e statunitensi e pubblicata sul The Lancet, ha analizzato i dati epidemiologici correlati alla dipendenza da sostanze stupefacenti provenienti da studi internazionali realizzati dal 1990 al 2008. Lo scopo era valutare da un lato la prevalenza della dipendenza da anfetamine, cannabis, cocaina e oppioidi, dall’altro il carico complessivo in termini di salute, espresso in anni persi dai consumatori, derivante dalle disabilità correlate all’assunzione di droghe.


Dai risultati è emerso come, nel 2010, il carico complessivo della disabilità direttamente correlata all’uso di sostanze stupefacenti nella popolazione mondiale ammontasse a 20 milioni di anni persi, pari all’8% del carico complessivo delle disabilità globali. Oppiacei e anfetamine sono le sostanze risultate causare maggiormente dipendenza; la dipendenza da oppioidi è risultata, in particolare, la causa principale del carico complessivo della disabilità direttamente correlata all’uso di sostanze stupefacenti (9,2 milioni di anni persi).

Il carico complessivo della disabilità correlata al consumo di droga per via iniettiva come fattore di rischio per la contrazione di infezioni, è risultata pari a 2,1 milioni di anni persi per l’HIV e 502.000 per l’epatite C. Il carico complessivo della disabilità correlata al rischio di suicidio conseguente alla dipendenza da sostanze era di 854.000 anni persi per l’anfetamina, di 671.000 per gli oppioidi e di 324.000 per la cocaina. I paesi con il maggior carico complessivo di disabilità correlata all’uso di sostanze stupefacenti sono risultati essere gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Russia e l’Australia. Gli uomini giovani, abitanti in paesi ad alto reddito, sono risultati essere la popolazione più vulnerabile.


Gli autori sottolineano, in conclusione, come l'uso di sostanze illecite rivesta un importante contributo al carico globale di malattie. Molto può essere fatto per ridurre tale onere, quali, ad esempio, L’ampliamento delle terapie sostitutive agli oppiacei e l’implementazione di programmi educativi sullo scambio di aghi e siringhe.


 
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)