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The Observer: dipendenza da internet e da videogames

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Dipendenza da Internet e da videogames

La "dipendenza da Internet e dai videogames" sarà una possibile new entry nella prossima edizione del Manuale Diagnostico e

Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), il che equivale ad una nuova

malattia mentale.
L'Associazione Medica Americana (AMA) ne sta discutendo la validità, secondo il rapporto presentato è dipendente chi usa i

video giochi per più di due ore al giorno. Ma anche questa "sindrome" è controversa, come riporta un articolo su "The

Observer", o il rapporto stesso nel quale si parla dei potenziali benefici per alcuni aspetti dell'assistenza sanitaria

riabilitativa. Ma del resto la maggior parte delle "malattie" coniate dalla psichiatria non ha riscontri oggettivi. Il Dottor

Bruce Levine, autore di Commonsense Rebellion: "Ricordiamo che non è stato trovato nessun marcatore biochimico, neurologico o
genetico per il Disturbo da Deficit di Attenzione, il disturbo oppositivo provocatorio, la depressione, la schizofrenia,

l'ansia, l'abuso compulsivo di droghe e alcol, l'obesità, il gioco d'azzardo o qualsiasi altra malattia mentale, disagio o

disturbo".
Nel rapporto presentato, nella sezione Effetti Psicosociali si legge: "...nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi

Mentali IV, il termine dipendenza da Internet è stato usato per descrivere il fenomeno di eccessivo uso di Internet e

videogioco, o il tempo eccessivo speso usando questi mezzi di comunicazione. Questo termine sembra essere stato coniato negli

anni 90' quando i ricercatori tentavano di descrivere una costellazione di comportamenti osservati nelle persone usando

l'Internet."
Jhon Read professore incaricato di psicologia all'università di Aukland, Nuova Zelanda, nel 2004 affermò: "Vengono creati

elenchi di comportamenti, successivamente si applicano etichette altisonanti alle persone che hanno tali comportamenti e

successivamente si usa la manifestazione di questi comportamenti per provare che essi soffrono della malattia in questione.

Questo metodo non dice niente delle cause o delle soluzioni". "I legislatori e il pubblico in generale non dovrebbero essere

ingannati. I comportamenti non possono essere malattie!". Professore aggiunto di psicologia Chestunt Hill College,

Philadelphia.
Nel 1995 lo psicologo Jeffrey A. Schaler affermò: "Il concetto di validità scientifica sebbene non rappresenti un'azione, è

correlato al concetto di frode. La validità si riferisce alla misura in cui qualcosa rappresenta ciò che dichiara di

rappresentare o misurare. Quando i mezzi diagnostici non rappresentano ciò che si prefiggono di rappresentare, possiamo

affermare che tali mezzi mancano di validità. Se una transazione o un affare commerciale si basassero su una simile mancanza

di validità, diremmo che tale mancanza di validità costituisce una frode. Il Manuale Diagnostico e Statistico (DSMIV)

pubblicato dall'American Psychiatric Association... è noto per la sua bassa validità scientifica". Il Comitato dei Cittadini

per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi

che per i propri figli, di richiedere accurate analisi mediche.