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Tipologie alcoliche

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Tipologie alcoliche


La prima classificazione degli alcolisti che ha tenuto conto degli aspetti sociali, psicologici, medici... del bere è quella di Jellinek (1960) che ha individuato cinque diverse categorie:
1. alcolismo alfa - è la dipendenza che si instaura come ricorso puramente psicologico agli effetti dell’alcol. Soggetti introversi, spesso soli, tendenti alla depressione che bevono allo scopo di trovare sollievo da sofferenze fisiche ed emozionali.
2. alcolismo beta - il bere di questi soggetti è legato alle norme culturali del gruppo di appartenenza e diventa simbolo di amicizia e socializzazione. L’alcol diventa un problema all’insorgere di gravi danni di tipo organico.
3. alcolismo gamma - in questa categoria rientrano coloro la cui caratteristica centrale è la perdita dell’autocontrollo. Sono soggetti che possono anche astenersi dall’alcol, ma nel momento in cui ne iniziano l’uso lo fanno in modo incontrollato.
4. alcolismo delta - questi soggetti non riescono ad astenersi. Spesso necessitano di ricoveri in ospedale a causa delle complicazioni organiche e delle crisi astinenziali, ma tornano a bere non appena dimessi.
5. alcolismo epsilon - comprende quei soggetti che possono astenersi dal bere anche per lunghi periodi, poi improvvisamente ricominciano in modo incontrollato. In questi soggetti sarebbero riscontrabili eccessi vistosi e ricorrenti.


Goldstein e Linden (1969) hanno individuato quattro “tipi alcolici” che dovrebbero a loro avviso corrispondere a diversi tipi di trattamento.
• Primo - comprende soggetti emotivamente instabili che in situazioni frustranti sono incapaci di controllare la propria aggressività.
• Secondo - si riferisce a quei soggetti, dipendenti affettivamente, che tendono a somatizzare l’ansia e in cui sono presenti idee suicidiarie.
• Terzo - in questo gruppo vi sono i soggetti con diagnosi primaria di alcolismo e tratti psicopatici.
• Quarto - questa tipologia comprende coloro che al problema alcolico uniscono quello di altre droghe.
In questi soggetti sono presenti tratti di tipo paranoideo.


Fouquet (1973) ha individuato tre differenti forme patologiche, a cui fa corrispondere altrettanti tipi di personalità:
• Le alcoliti - sono tipiche di quei soggetti che hanno cominciato con il bere sociale e in cui si è instaurata la dipendenza fisica dall’alcol.
• Le alcolosi - si riscontrano in persone che hanno una modalità di assunzione saltuaria, legata a problemi di tipo psicologico.
• Le somalcolosi - sono più frequenti tra le donne. È caratteristico il consumo episodico ma avido di alcol.


Infine, più recentemente, Furlan e Picci (1990) hanno messo in correlazione alcune personalità con altrettante condotte etiliche sottolineando anche gli aspetti socioculturali e ambientali.
1. Il bevitore compulsivo: si tratta di quelle persone che bevono giornalmente e in modo incontrollato fino all’ubriachezza e in cui, di conseguenza, lo stato di intossicazione alcolica è in fase avanzata. Brevi periodi di astinenza vengono inevitabilmente seguiti dal ritorno a modalità compulsive del bere. Gli autori riconoscono in questi soggetti personalità conformiste, che alternano stati aggressivi a momenti di depressione e che tendono alla colpevolizzazione.
2. Il bevitore autistico: in questa tipologia rientrano i soggetti emarginati, che spesso vivono volontariamente ai margini della società pur non violando le norme sociali. È estremamente difficile coinvolgerli in un programma di disintossicazione e socio-riabilitativo.
3. Il bevitore regressivo: generalmente questi soggetti amano essere coinvolti in situazioni conviviali facendo propositi di sobrietà che non riescono a mantenere. Le ripetute ricadute producono un forte senso di vergogna nel soggetto che reagisce caricandosi di aggressività nei confronti dell’ambiente.
4. Il bevitore gregario: gli appartenenti a questa categoria sono coloro che frequentano luoghi di aggregazione e che, pur bevendo grosse quantità di alcol, difficilmente giungono a perdere il controllo totale. Questi soggetti, privi di particolari conflitti o frustrazioni, sono gratificati dall’appartenenza al gruppo che risponde alle loro esigenze di tipo relazionale.
5. Il bevitore reattivo: si tratta di quei soggetti che, a seguito di un’esperienza dolorosa, trovano sollievo nell’uso di alcol che diventa un modo per ottenere una gratificazione immediata.
6. Il bevitore solipsistico: sono coloro che usano l’alcol nei momenti di tensione. Tendono a nascondere le proprie abitudini alcoliche, sostenendo comunque che sono in grado di controllarle.
7. Il bevitore pulsionale: secondo gli autori questi soggetti, anche se consapevoli dei rischi insiti nell’uso di alcolici, ricercano gli effetti sedativi e di piacere.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.cedostar.it/documenti/psicologia.pdf


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)