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USA: osservare chi usa le e-cigarette aumenta il desiderio di fumare


Guardare altre persone mentre fumano una sigaretta elettronica o dispositivi simili, accrescerebbe il desiderio di fumare sia nei giovani fumatori di sigarette classiche che in quelli di e-cigarette.

Questo è quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Department of Psychiatry & Behavioral Neuroscience della University of Chicago e pubblicato sul numero di maggio della rivista Tobacco Control.

La ricerca è stata condotta negli USA su un campione di 60 giovani fumatori regolari, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, ai quali è stato chiesto di prendere parte ad un test teso a verificare le loro reazioni a diversi tipi di interazione sociale. Ad ogni soggetto testato è stato affiancato un attore che, a cadenza programmata, avrebbe fumato in loro presenza uno dei due tipi di sigaretta.
Successivamente è stato valutato il loro stimolo a fumare. In generale si è verificato un incremento del bisogno di fumare in tutti i partecipanti al test.

Tuttavia, guardare qualcuno fumare le sigarette elettroniche provocava un sensibile aumento dello stimolo ad utilizzare le normali sigarette nella maggior parte dei partecipanti (85%), mentre l’osservazione dei fumatori di sigarette normali aumentava il desiderio solo in poco più del 20% dei partecipanti.


In tutti i casi, la misurazione è stata poi ripetuta a distanza di 20 minuti dall’esposizione allo stimolo visivo ed è stato riscontrato che la voglia di fumare rimaneva alta.
Come ulteriore prova, gli attori hanno riprodotto il movimento mano-bocca tipico di chi fuma, bevendo da una bottiglia d’acqua, un gesto che non ha però determinato particolari effetti.

Lo studio si conclude con l’auspicio che le politiche di prevenzione relative al fumo pongano maggiore attenzione non solo sui danni alla salute provocati dal fumo attivo/passivo ma anche sugli effetti secondari e sui rischi dati dall’osservare i fumatori, fatto che può creare emulazione.

http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3114


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)