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Smettere di fumare: riuscirci non dipende dal genere

Secondo diversi studi clinici, nelle donne fumatrici si manifesterebbe una maggiore difficoltà a smettere di fumare rispetto agli uomini. La causa principale sarebbe da imputare a piccole differenze genetiche, che renderebbero anche meno efficaci i trattamenti sostitutivi alla nicotina.
Tuttavia, secondo Martin Jarvis ed i ricercatori della University College London, non vi sarebbero prove abbastanza solide per confermare questa ipotesi, né studi sufficientemente recenti ed approfonditi a riguardo. Gli autori hanno così esaminato i dati delle 3 maggiori indagini effettuate tra il 2006 ed il 2007 negli Stati Uniti, nel Canada e nel Regno Unito, relativi a oltre 102.000 fumatori, ottenendo i tassi di cessazione dal fumo per età, sia negli uomini che nelle donne. Dai risultati ottenuti e pubblicati sulla rivista Tobacco control, dopo le appropriate analisi statistiche, si evince che vi sono differenze relativamente piccole tra i sessi con una generale tendenza favorevole alle donne nello smettere di fumare. Gli autori hanno trovato però un pattern di genere abbastanza regolare nei 3 studi: sotto i 50 anni, in particolare tra i 20 ed i 30 anni, sono le donne che smettono di fumare più facilmente e che risultano più determinate a mantenere l’astinenza anche nei follow-up a 1 anno. Dopo i 60 anni questo pattern sembra invertirsi mostrando tra gli uomini, successi più frequenti nella lotta al fumo, rispetto alla controparte femminile.
Secondo gli autori questi risultati mostrerebbero che non c’è differenza di genere nello smettere di fumare, e gli unici scarti sarebbero relativi all’età.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)