Torino: da stasera un presidio fisso dei vigili urbani
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Dalle 22 alle 5 i residenti saranno affiancati da polizia o carabinieri
La Stampa 26 giugno 2009
Un presidio fisso di vigili urbani - accompagnati a richiesta da carabinieri e polizia - in piazza Vittorio all'angolo con i Murazzi e in corso Cairoli dove c'è lo scalone per scendere al fiume. Una macchina dei vigili urbani dotata di etilometro, ferma al centro della piazza nelle serate della movida. Tutto questo a partire già da questo sabato, dalle 22 alle cinque del mattino. E' questa la novità più rilevante emersa dalla riunione del Comitato per la sicurezza in Prefettura, organizzata ieri mattina e cui hanno partecipato, oltre al prefetto Paolo Padoin, il sindaco Chiamparino, l'assessore ai Vigili urbani Domenico Mangone e il comandante Mauro Famigli.
Una decisione molto attesa da residenti, titolari dei locali e fruitori stessi della movida che verrà seguita da un altro fitto pacchetto di provvedimenti per risolvere la questione delle notti bollenti di piazza Vittorio e dintorni. Già oggi si terrà invece una riunione fra gli assessori al Commercio Alessandro Altamura e quello ai Vigili Mangone per decidere se e come chiudere anticipatamente (decisione caldeggiata dallo stesso sindaco) i locali della piazza, anticipando la discesa delle serrande alle due di notte. Infine martedì, in giunta, il Comune dovrebbe approvare l'intero «pacchetto-piazza Vittorio », compreso l'atteso provvedimento dei posti auto riservati, la sera, ai residenti della zona. L'assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero - che martedì scorso aveva sottoposto alla giunta due opzioni, quella dell'area riservata e quella del caro- sosta prolungata - vede di buon occhio soprattutto la prima, come del resto il sindaco Chiamparino.
Non sono invece del tutto soddisfatti di quanto deciso ieri dal comitato per la sicurezza gli esercenti di piazza Vittorio che, al posto di un presidio fisso, avrebbero preferito il passaggio «ben più visibile» delle pattuglie di vigili sotto i portici: «A volte basta un fischietto o una divisa, per recuperare le situazioni - spiegava ieri Roberto Bettonte, del Lab - mentre il presidio fisso, a braccia conserte, davanti ai Murazzi non spaventa o meglio, non educa nessuno». Secondo l'assessore ai Vigili urbani Domenico Mangone (che comunque non esclude di vedere in futuro i propri agenti impiegati in un presidio mobile) si tratta di una decisione più difficile da praticare: «Al momento non abbiamo ancora preso in esame questa possibilità: di fronte alla marea di gente che invade la notte, piazza Vittorio, a volte lasciare una pattuglia sola, girare sotto i portici può rappresentare un modo inadeguato di affrontare il problema. Ma dal presidio fisso, va da sé che possano muoversi nel caso se ne manifestasse il bisogno ». In ogni caso la situazione controlli è, per così dire, fluida: «Dobbiamo ancora decidere nei dettagli - spiega il comandante Mauro Famigli - la modalità di intervento».