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Torino, dipendenze patologiche: Servizi pubblici, attività, interventi

Torino, dipendenze patologiche: Servizi pubblici, attività, interventi

di Paolo Fallico
Droga non è mai stata una bella parola, e se un tempo evocava l'immagine fantasmagorica di paradisi artificiali o, come

contraltare, l'esecrazione, la condanna morale o il marchio del peccato, ora, per fortuna, ha lasciato il posto ad una nuova

coscienza del fenomeno: una realtà patologica, sociale, o per altri sintomo di un più vasto disagio interiore dell'individuo,

spessa correlato a malattie psichiche. Sempre comunque fenomeno multifattoriale, sanitario, psicologico, educativo, sociale

ecc. ecc., che necessita di risposte ed interventi diversificati e rispondenti alle diverse caratteristiche degli individui e

dei gruppi umani a cui sono indirizzati. Ma cosa si fa a Torino per fronteggiare tale problematica, quali servizi esistono,

quanti i soggetti coinvolti e quali figure professionali si occupano di loro? Nuovasocietà tenta di visitare il "pianeta

droga" ed intercettare i sentieri percorsi dai suoi abitanti, muovendosi ancora una volta nel variegato universo del disagio

metropolitano.
Servizi pubblici che si occupano delle problematiche legate alle dipendenze, sia da sostanze illegali (hashish, ecstasy,

cocaina, eroina) sia legali (alcool, tabacco, psicofarmaci) ed anche da comportamenti compulsivi (gioco d'azzardo) sono i

dipartimenti di patologia delle dipendenze cui appartengono i Ser.T. (servizi tossicodipendenze). Si tratta di strutture

specializzate nella diagnosi, cura e riabilitazione delle persone affette da patologie da dipendenza. Gratuite, offrono

ascolto, accoglienza ed assistenza anche ai familiari dei soggetti interessati. Presso tali centri si effettuano interventi

di disintossicazione (con metadone a scalare, clonidina, buprenorfina e psicofarmaci), si approntano programmi terapeutici

(psicoterapia, mantenimento metadonico, trattamento con naltrexone), si predispongono e seguono inserimenti in comunità e

successivi rientri. Vi operano medici, psicologi, educatori professionali, assistenti sociali, infermieri. L'accesso ai

Ser.T. avviene su base territoriale (10 bacini d'utenza in cui è suddiviso il territorio cittadino), è libero e non necessita

di richiesta medica o autorizzazione da parte di altri servizi, garantisce l'anonimato. I centri sono dieci e dipendono dalle

ASL, aziende sanitarie locali:
- via Passalacqua 11
- via Nomis di Cossilla 2/A
- via Monte Ortigara 95
- via Pacchiotti4
- corso Lombardia 187
- via Ghedini 6
- corso Vercelli 15
- via Lombroso 15 - via Lombroso 16H (recentemente istituito il servizio per stranieri, con traduttori)
- via Montevideo 45
- via Farinelli 40/1
Esiste anche il Ser.T. penitenziario, dipendente dal SAD (servizio assistenza detenuti), presso il carcere torinese "Lorusso

e Cotugno" delle Vallette.
Il numero di utenti seguiti in queste strutture consiste in oltre 800 donne e circa 4700 uomini, distribuiti su tutte le

fasce di età, con un inquietante abbassamento di questa: ora per esempio si arriva alla cocaina a 14 anni, come ricorda la

dottoressa Paola Burroni, responsabile del dipartimento di patologia da dipendenza dell'ASL 1 cui appartiene O.N.D.A.

(operatori nuove droghe ASL 1).
Il dipartimento di patologie da dipendenza dall'ASL 2 ha da anni attivato il servizio "Unità di strada - CanGo", un bus

itinerante polifunzionale che (come il Drop-in, centro di assistenza ed accoglienza per tossicodipendenti, situato nelle

adiacenze dell'ospedale Amedeo di Savoia di corso Svizzera) si inquadra nel grande progetto di riduzione del danno. Il CanGo

copre l'intera area cittadina ed è presente, a rotazione, in 11 luoghi diversi, frequentati da consumatori di sostanze per

via iniettiva ed alcolisti. L'équipe che vi opera è composta da operatori di strada, educatori, infermieri, medici,

psicologi, sociologi e volontari. Sul bus vengono offerti ascolto, informazioni, consulenze ed indicazioni per dormitori e

mense. Si effettuano medicazioni e distribuzione di materiale sterile (siringhe, acqua distillata, disinfettanti,

preservativi) per il contenimento delle patologie infettive, ritirando il materiale già usato. Vengono offerte bibite e

biscotti, giornali, buoni doccia. Per ulteriori informazioni la sede del CanGo è presso il Ser.T. di via Ghedini 6.
Un'altra struttura nel campo delle patologie da dipendenza è la già citata O.N.D.A. dell'ASL TO1. Con un'équipe

multidisciplinare opera dal 2001 e si rivolge ai consumatori di sostanze non oppiacee: anfetamine, ecstasy, LSD, cocaina e

crack. Nei locali di via Farinelli 40/1 vengono seguiti giovani tra i 14 e i 30 anni con un lavoro psicologico ed educativo,

esteso anche alle famiglie, e con corsi informativi per insegnanti, educatori pubblici e privati, animatori, medici.
Sempre all'ASL TO1 appartiene "Recreational Drug" - prevenzione nuove droghe - via Nomis di Cossilla 2/A -

http://www.recreationaldrug.it. Si occupa di informazione e formazione sulle nuove dipendenze, consulenze mediche,

psicologiche ed educative, ottenibili anche sul sito del progetto in forma anonima.
Omologo di questo servizio è "WebCoCare" dell'ASL TO2, con sede in via Artisti 24 - http://www.webcocare.it, che offre uno

sportello sul territorio ed assistenza ed informazione sul sito per i soggetti interessati, famiglie ed amici; prevenzione,

diagnosi e cura della dipendenza da cocaina sono gli obiettivi del servizio.
Ovviamente va citato l'Osservatorio Epidemiologico delle dipendenze della Regione Piemonte, OED. E' uno strumento di

conoscenza e sorveglianza epidemiologica dell'evoluzione del fenomeno delle dipendenze patologiche, basato sulla scelta di

coniugare la cultura operativa dei Ser.T. con quella scientifica e metodologica dell'epidemiologia. Si propone di stimare la

popolazione colpita e valutare le risposte dei servizi pubblici e privati, a livello locale, nazionale ed internazionale,

collaborando con enti omologhi per la creazione di progetti di prevenzione, educazione, cura e contrasto di varie forme di

dipendenza. Sito a Grugliasco, è un centro pilota, frequentato per corsi di formazione ed ampliamento delle conoscenze

professionali da operatori del settore provenienti da varie regioni d'Italia.
Presso la Prefettura, competente per legge ad applicare sanzioni amministrative (sospensione temporanea di patente di guida,

porto d'armi, passaporto, permesso di soggiorno) alle persone trovate in possesso di sostanze, esiste il N.O.T. (nucleo

operativo tossicodipendenza), dove opera personale specializzato, in stretta collaborazione con i Ser.T., per la messa in

atto di percorsi di cura e di controllo per i soggetti interessati. Il NOT con ONDA1 ha stipulato un accordo per un aggancio

a fini terapeutici, fornire indicazioni circa le tipologie di trattamento, consulenza e formazione del personale, con

particolare attenzione alle segnalazioni verso i servizi per le tossicodipendenze delle mutate caratteristiche delle sostanze

sequestrate e delle tipologie dei consumatori (ad esempio, in questi anni su 10 persone trovate in possesso di droghe pesanti

7 detenevano cocaina).
Torino appare quindi dotata di servizi adeguati, seppur migliorabili, che la portano spesso ad essere sede di progetti

d'avanguardia, studi, ricerche e nuove metodologie d'intervento nel campo dei comportamenti tossicomanici e più vastamente

delle patologie da dipendenza. Nuovasocietà rimanda i lettori ad una seconda parte dell'inchiesta che tratterà delle

strutture pubbliche e private residenziali (centri crisi, comunità, case alloggio e di cura per le persone interessate)

esistenti sul territorio metropolitano ed in altre località, comunque collegate ai servizi torinesi per le tossicodipendenze.