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Torino: in largo Saluzzo arrivano i take away della sbronza

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In largo Saluzzo arrivano i take away della sbronza

Non è passata nemmeno una settimana dall’annuncio del Comune di un piano anti-movida a San Salvario, che già arriva una nuova grana che rischia di peggiorare ulteriormente la situazione di traffico e rumore. Tra i tanti nuovi locali che stanno aprendo nel quartiere, c’è anche un «take away della sbronza», uno di quei bar con bevande a prezzi modici, da prelevare direttamente dal frigo. Analoghi a quelli che hanno fatto insorgere i residenti della zona di via Verdi, via Matteo Pescatore, e Piazza Vittorio Veneto. La novità fa perdere la pazienza anche al presidente della Circoscrizione 8, Mario Levi: «Questo genere di locale è di fatto una patente all’invasione del quartiere. Un’apertura che ci preoccupa moltissimo».

Cambia la viabilità La notizia è emersa durante la commissione della Otto che si è riunita ieri proprio in largo Saluzzo. L’argomento era la pedonalizzazione di parte della piazzetta, le esedre ora occupate da parcheggi. Solo una sperimentazione, per ora, accolta non proprio con entusiasmo: una ventina di posti auto saranno eliminati ad agosto e nelle prime settimane di settembre. Si tratta di un progetto di riqualificazione e valorizzazione allo studio da anni, ripreso in mano dal coordinatore alla viabilità Marco Addonisio, che farà piazzare dissuasori e rastrelliere per bici e promette: «Chiederemo ai cittadini cosa ne pensano al termine del test, poi decideremo se rendere definitive le modifiche oppure no».

Quartiere «in-sostenibile» La commissione affrontava la nuova viabilità di largo Saluzzo, ma commercianti e residenti hanno colto l’occasione di avere giunta e consiglieri in piazza per lamentare l’arrivo del nuovo take away di alcolici, accanto alla chiesa di don Gallo, che si somma a un altro nuovo locale che aprirà di fronte. «Altro che quartiere sostenibile - commentano furibondi - qui ci tocca girare ore per trovare parcheggio. Di locali ce ne sono già abbastanza, ora la zona sarà ancora meno vivibile».

Il timore è che il «gioiello» di San Salvario, la sua prima storica piazza, l’unica - con piazza della Repubblica - ad avere una pianta ottagonale, diventi il nuovo epicentro della vita notturna, effetti collaterali compresi, tra i quali la carenza di parcheggi.

La polemica del presidente Il presidente Levi, che da tempo tenta con la sua giunta di ricomporre pacificamente il clima teso tra alcuni cittadini e i gestori dei locali, ora non risparmia polemiche contro l’amministrazione. Specie dopo l’incontro di Fassino con il comitato di residenti Rispettando San Salvario e l’annuncio di un piano in arrivo: «Mi sarei aspettato che, anche solo come uditore, qualcuno della Circoscrizione fosse invitato, ferma restando l’autorità del sindaco. I problemi sono due - rincara - cioè il traffico e il rumore. Di misure ne abbiamo ipotizzate molte, dalla Ztl notturna alla richiesta di un piano integrato d’ambito che permetta di distribuire meglio le attività».

Levi spiega che sta scrivendo una lettera a Fassino «per invitarlo a spiegare alla Circoscrizione e ai residenti i provvedimenti che intenderà adottare». Detto da chi da tempo lamenta di non avere sufficienti strumenti di intervento suonare come un caustico «provaci un po’ tu».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)