Toscana: alcol e rumori, sfida della notte
alcol alcolici prevenzione legge giovani alcolismo
La movida contro la voglia di quiete: le città spesso in imbarazzo. A colpi di ordinanze. La mappa della vendita degli alcolici e degli orari di chiusura, da Lucca a Pistoia, Massa e Prato, Firenze, Pisa e Viareggio
La Nazione 18 giugno 2009
L'estate avanza e le notti si fanno sempre più 'calde'. In tutti i sensi. Alcol, musica, voglia di stare insieme, sono gli ingredienti che radunano tantissimi giovani soprattutto nei locali dei centri storici fino a tarda ora. Piazze e strade si animano anche di notte. E inevitabile arriva lo scontro frontale tra due esigenze opposte: il divertimento dei giovani e la quiete di chi vuole dormire.
LUCCA. Nel centro storico è in corso una vera guerra fra i residenti e titolari di bar e pub con i loro avventori. C'è un regolamento, approvato dal Comune nel gennaio scorso, che impone ai gestori dei locali di fare gli «sceriffi» controllando che i clienti non eccedano negli schiamazzi. La battaglia si è subito aperta e il Comune sta mettendo a punto, assieme alle associazioni di categoria dei commercianti, un vademecum che in sei-sette punti indica cosa devono fare per limitare schiamazzi e invasioni di strade e piazze. La chiusura dei locali è fissata, al massimo, all'una di notte con deroga fino alle 2 nel fine settimana. I controlli della Polizia municipale stanno per scattare. Musica e schiamazzi non saranno tollerati dopo la mezzanotte e rischiano di innescare una serie di ricorsi, già annunciati dai titolari di alcuni locali. Intanto i residenti chiedono anche di attivare le telecamere nella Ztl per limitare l'invasione delle strade e degli stalli dove sono segnati i posti auto per gli stessi residenti.
MASSA. Un'ordinanza ha modificato gli orari di chiusura. Prima erano alle una in centro città e alle 2 sulla costa con possibilità di proroga rispettivamente alle 2 e alle 3. Tre settimane fa è stata emessa un'ordinanza che, penalizzando soprattutto alcuni locali del centro storico che hanno aperto nell'ultimo anno, ha eliminato la proroga. Alla decisione è però seguita una levata di scudi degli operatori che la scorsa settimana hanno protestato silenziosamente in consiglio comunale: l'amministrazione si è impegnata a rivedere la questione, cercando di coniugare le richieste dei residenti del centro storico e il diritto al lavoro degli operatori. La precedente proroga verrà dunque estesa singolarmente agli operatori che si impegnano a pulire all'esterno nel raggio di venti metri dal locale e a regolare l'afflusso dei clienti per non provocare problemi alla circolazione. A mezzanotte in strada non si serve più e non si può più fare musica.
VIAREGGIO. I locali notturni chiudono alle 4 del mattino. Ma il vero problema è quello della musica. L'ordinanza sui rumori stabilisce che la musica in centro storico deve cessare a mezzanotte, mentre in passeggiata all'una. Sulla Marina di Levante e sulla Marina di Torre del Lago si può fare musica fino alle 2 previo l'abbassamento del volume a partire da mezzanotte.
FIRENZE. Nessun divieto specifico relativo alla chiusura dei locali, che restano aperti fino alle 3 del mattino. Le ordinanze del prefetto di Firenze vietano, fino al 15 settembre, dalle 22 alle 3, la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e di alcolici di qualunque gradazione. Il divieto viene esteso anche alle persone che non possono detenere quantità di bevande alcoliche che non siano riferibili al normale uso personale in alcune piazze cittadine luogo di ritrovo della movida notturna.
PISTOIA. Da quest'anno i locali chiudono alle 2 invece che all'una. Un prolungamento deciso per unificare gli orari dell'area metropolitana ed evitare la 'movida autostradale' dei giovani pistoiesi verso i locali di Prato e Firenze.
PRATO. Nessun divieto specifico, dalle 22 è vietata la vendita di alcolici in bottiglia da asporto.
PISA. Nei giorni feriali il divieto di vendita di alcolici da asporto scatta alle 22. Chiusura dei locali a mezzanotte e mezz'ora prima della chiusura i clienti devono lasciare i locali. Nel fine settimana il coprifuoco scatta all'una.