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Toscana: è allarme alcol e gico d'azzardo

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Traditi dal gioco sul web. Nuova dipendenza dei giovani
Arrivano fondi dalla Regione
Contributi legati a progetti per affrontare il problema. I trentenni passano dalle slot al poker on line. Problema grave soprattutto per gli

uomini. In crescita anche la dipendenza da alcool.
Arezzo. Duecento vittime del gioco d'azzardo compulsivo, oltre 640 in balìa dell'alcol e di altre dipendente correlate. E' il fronte di un

settore in piena crescita e che in un periodo di crisi non arretra di un centimetro. Anzi cresce, sulle gambe di quanti vanno a caccia di

scorciatoie per uscire dalle difficoltà: con un bicchierein più o con un biglietto vincente.
Un fronte nei confronti del quale la Regione e la Asl hanno deciso di allargare i cordoni della borsa. Sono stati stanziati altri

trecentomila euro proprio destinati alla prevenzione e alla cura delle dipendente. E di questi ventimila destinati proprio ad Arezzo.
Serviranno non per l'ordinaria amministrazione ma per progetti specifici contro le dipendenze da alcol e gioco d'azzardo.
L'identikit è chiaro. Su fronte dell'alcolismo a farsi avanti sono soprattutto uomini sotto i 50 anni. Ma poi gli operatori sanno bene che

esiste un sommerso, senza riferimenti all'alcol, che sfugge al controllo e che per certi aspetti rimane la fascia più pericolosa: quella di

quanti non mettono neanche a fuoco di soffrire di un problema grave.
Per il gioco d'azzardo tre giocatori su quattro sono legati alle slotmachine, il 13% ai gratta e vinci, il 10% alle scommesse sportive e il

2% al vecchio amico lotto. Anche in questo caso la dipendenza ha punte acute sotto i 50 anni. Il 68% delle persone in cura ha una licenza

media inferiore, solo poco più di un giocatore su quattro ga diploma o laurea.
Ma la dipendenza è in movimento. Sono in forte aumento i giovani sotto i 34 anni, da soli il 23% del totale, che uniscono al gioco principale

(in genere slot e scommesse sportive) la variabile internert: il poker on line, insomma, che comincia a fare le sue vittime. Ed è

probabilmente proprio in questo nuovo fronte di emergenze che si appunteranno i contributi appena decisi.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)