Tossicodipendenza: l'interruttore nel cervello
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ROMA - Scoperta una molecola naturale del nostro cervello che, come un interruttore, accende le dipendenze da droghe, scatenandone tutti i sintomi tipici; infatti iniettandone una sola dose nel cervello di topolini che non hanno mai fatto uso di droghe, gli animali diventano 'tossicodipendenti da oppiacei' mostrando tutti i sintomi tipici della dipendenza. Ciò significa che la molecola, il fattore di crescita BDNF, deve avere un ruolo cruciale nell'instaurarsi delle tossicodipendenze, spiega Hector Vargas-Perez, neurobiologo della Università di Toronto. La notizia è stata pubblicata sulla rivista Science.
Precedenti studi avevano dimostrato che nei circuiti neurali dell'appagamento, l'area tegumentale ventrale, del cervello dei tosicodipendenti si registra un aumento del BDNF. Così i neurobiologi hanno voluto vedere cosa succede riproducendo questo aumento di BDNF nel cervello di topolini cui non è stata mai somministrata droga. Iniettando localmente una dose di BDNF, gli scienziati hanno visto che i ratti cominciano a mostrare sintomi di dipendenza da oppiacei, preferiscono certe condizioni di luce, certi odori e lasciano la propria 'cuccia' in cerca di una 'dose'. E' chiaro quindi che iniettando BDNF si hanno le stesse conseguenze dell'assunzione di una sostanza stupefacente, dunque BDNF deve avere un ruolo importante nell'instaurarsi della tossicodipendenza