Tossicomania da alcol: quando si parla di dipendenza?
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Tossicomania da alcol: siamo sicure di conoscerla davvero? Parliamo dei diversi tipi di bevitori con l'intervento della
dottoressa Fabiola Menon e del dottor Alessio Testani
"Dal punto di vista sia fisiologico che patologico sono del tutto identiche la dipendenza dall'oppio e la dipendenza dall'
alcool. Sia l'oppio che l'alcool assunti in piccole dosi sono stimolanti, usati in eccesso si comportano da ipnotici.
Entrambi, se presi a dosi sufficienti diventano dei veri e propri tossici stupefacenti capaci di provocare la morte"
sosteneva Sigmund Freud in Uber Coca.
E attualmente conosciamo le tragiche conseguenze dell'alcool assunto in eccesso, ma non a sufficienza. Tramite un sondaggio
ho appurato che la prima risposta alla mia domanda "Conosci gli effetti devastanti dell'alcool?" è quasi tutte le volte "La
cirrosi epatica" e solo i più informati citano anche il Delirium Tremens. La maggior parte dei giovani ignora completamente
altre gravi conseguenze come la Sindrome di Korsakoff, l'Encefalopatia di Wernicke, la polinevrite alcolica, la neurite
ottica. Esaminiamo la questione dal punto di vista nutrizionale: abbiamo chiesto il parere della Dottoressa Fabiola Menon
Nutrizionista e Specialista PNEI.
- Dottoressa Menon, tra i molti effetti negativi delle bevande alcoliche, pochi giovani sanno che l'alcool ostacola
l'assorbimento di principi nutritivi importanti come la vitamina B1. Può spiegarci meglio questo concetto?
Certo: non si tratta semplicemente di vitamina B1 o di qualsiasi altra vitamina. Magari il danno si fermasse qui....è che
l'assunzione abituale di alcool (oppure un' assunzione massiccia saltuaria) riduce di molto la funzionalità del fegato. Il
fegato è un organo di straordinaria importanza senza il quale non è possibile vivere (a differenza della tiroide, ad esempio,
senza la quale è possibile vivere). Il fegato "gestisce" la salute dell'intero organismo. Alterare la sua funzionalità è
pericoloso
- Sulla base di quanto affermato sopra, ci spieghi in che modo si può riabilitare l'organismo di una persona che ha assunto
grandi quantità di alcoolici per lungo tempo
Fermo restando che la prima cosa da attuare è una terapia (psicologica?) che aiuti il paziente ad uscire dalla dipendenza,
per quanto concerne la nutrizione occorre studiare una terapia nutrizionale, ad personam, che operi una detossificazione
dell'organismo. Non è possibile generalizzare: ogni soggetto ha delle peculiarità
- Qual è il tipo di alimentazione più indicato per chi fa uso di alcoolici?
Rispondo all'opposto, parlando della meno indicata: latte e derivati. Un fegato compromesso non deve assumerli
- Dal punto di vista sia fisiologico che patologico sono del tutto identiche la dipendenza dall'oppio e la dipendenza
dall'alcool. Che cosa pensa di questa affermazione?
Penso che sia, purtroppo, la verità. A cui aggiungere la dipendenza dal cibo, altrimenti detta bulimia
- Poniamo la medesima domanda al Dott. Alessio Testani, Psicologo:
Dott. Testani perché la dipendenza da oppio, la dipendenza da alcool e la dipendenza da cibo sono uguali ?
Queste dipendenze sono uguali perché ognuna poi determina effetti di astinenza simili, il cosiddetto craving. Dietro queste
dipendenze occorre scoprire cosa si nasconde, ossia qual è il bisogno che si sta sostituendo con la sostanza. Tutte le
dipendenze sono uguali, può essere droga, cibo,sesso, internet ecc ...
Vediamo i diversi tipi di bevitore. Iniziamo con il bevitore alfa e il bevitore beta. Il primo tipo è colui che assume alcool
per essere più disinibito. Il secondo tipo è il bevitore occasionale. Continuiamo con il bevitore gamma e il bevitore delta:
sono rispettivamente colui che fa uso dell'alcool in modo incontrollato e colui che beve tanto da essere soggetto alle crisi
d'astinenza. Infine il bevitore epsilon, è il classico consumatore episodico, che può anche non bere per molto tempo ma
quando beve lo fa smisuratamente.
Antonella Marchisella