338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Translational Psychiatry Journal: studio sul cervello dei gamer

cufrad news alcologia gambling gamer dipendenza

Gli scienziati: "Il cervello dei gamer è diverso"

Adesso anche gli scienziati dimostrano che chi videogioca almeno due ore al giorno sa ricevere molta più soddisfazione dal gioco di chi non è

un giocatore incallito.
I teenager che dedicano parecchie ore del proprio tempo ai videogiochi sviluppano strutture e livelli di attività del loro cervello collegate

alla ricompensa in maniera molto diversa da chi gioca meno, il che vuol dire che traggono maggiore soddisfazione di chi gioca meno. È il

risultato di uno studio pubblicato questa settimana sul Translational Psychiatry Journal e rientra in uno studio sui comportamenti da

dipendenza, come il gioco d'azzardo, ad esempio.
Le risonanze magnetiche effettuate sul cervello di 150 quattordicenni che videogiocano da moderatamente a molto (fino a 12 ore la settimana) hanno evidenziato che i giovani videogiocatori "incalliti" hanno sviluppato più materia grigia in una parte chiave del loro cervello, quella

deputata alla "ricompensa".
Del resto questo risultato si associa allo studio già noto sui giocatori d'azzardo patologici, in cui la produzione di dopamina (la sostanza

responsabile della trasmissione del piacere, rilasciata dal cervello per indurre comportamenti che portano a risultati desiderabili) aumenta

alla sensazione di vincita (cosa che non è detto avvenga) che questi percepiscono. Anche qui, il meccanismo è analogo, e la dopamina gioca un ruolo chiave. Gli studiosi si aspettano però di scoprire se queste differenze strutturali del cervello dei videogamer incalliti sono l'

effetto di un gioco eccessivo o se invece le differenze individuali predispongono già naturalmente alla dipendenza da gioco.

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)