Tre per due e il danno cresce
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Lo sapevamo già: più le bevande alcoliche diventano alla portata di tutti, perché scendono i prezzi oppure perché cresce il potere d'acquisto delle persone, più i danni legati all'alcol aumentano. Ci voleva però uno studio particolarmente approfondito per cominciare a scalfire le certezze dell'industria dell'alcol. L'occasione per fare il punto su questi fenomeni è stato il terzo incontro del Forum europeo su alcol e salute che si è tenuto recentemente a Bruxelles. Era presente la Rete europea del mutuo-aiuto per i problemi alcolcorrelati (Emna, www.emna.org), rappresentata dal sottoscritto e da Anders Ulstein. Sono stati presentati gli studi svolti finora nell'ambito del Forum europeo (uno sui giovani e uno sulla pubblicità) e del Gruppo scientifico, che doveva verificare la correlazione fra facilità di acquistare bevande alcoliche e danni causati dalle stesse. Una correlazione che l'industria di settore non vuole riconoscere, come non vuole riconoscere che le campagne aggressive e le offerte speciali (i 3 X 2) incentivano i consumi e quindi i danni. Purtroppo dobbiamo ancora perdere tempo a dimostrare cose ormai ovvie. Anche se non bisogna sottovalutare che è la prima volta che in un consesso di questo livello le aziende sono state costrette a discutere di prezzi e di politiche commerciali aggressive, cosa che avrebbero molto volentieri evitato di discutere.
Alcuni si auguravano che, dopo la fatica fatta con l'industria del tabacco, per arrivare a una generale abolizione della pubblicità delle sigarette, il percorso per l'alcol, che secondo molti esperti dovrebbe seguire la stessa strada, sarebbe stato più rapido.
Il presidente del Forum Madelin infine ha ricordato che l'Oms di Ginevra ha l'ambizione di arrivare a una strategia globale per ridurre i danni alcolcorrelati entro il 2010. Speriamo allora in sviluppi positivi nei prossimi due anni.