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Trentino: il primo bicchiere si beve a undici anni

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IL PRIMO BICCHIERE SI BEVE A UNDICI ANNI
È l’età più bassa d’Europa. Guerriero dell’Azienda sanitaria: «Decisivo educare precocemente a una visione critica»


TRENTO. Il primo bicchiere di vino? In Trentino si beve a 11 anni. Il fenomeno del neknominate, il “drink-game” che vede i ragazzi sfidarsi su internet a bere alcolici in un solo sorso, spinge a porsi interrogativi sul consumo di alcol tra i giovani.


L’Azienda sanitaria dispone di un quadro dettagliato della situazione. Il report HBSC del 2009-2010 (un sistema di indagine sui comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) evidenzia come il 24% degli 11enni e il 78% dei 15enni dichiarino di aver consumato bevande alcoliche almeno una volta, ovvero di aver sperimentato il bere alcolici. Dichiarano di consumare regolarmente alcolici il 6% degli 11enni e il 43% dei 15enni. Infine, il 20% dei 15enni dichiara di essersi ubriacato più di una volta. «Questi dati ci fanno riflettere essenzialmente su due questioni», osserva Katia Guerriero, coordinatrice del Servizio alcologia di Trento. «La prima è che possiamo osservare come l’età del primo avvicinamento all’alcol sia in Trentino (e in Italia) piuttosto bassa. Già a 11 anni capita di assaggiare per la prima volta una bevanda alcolica. In realtà, se ognuno di noi pensa alla propria esperienza personale, forse potremmo anche scoprire e considerare che, in qualche caso, l’esperienza è stata addirittura precedente, magari con un nonno che ti ha allungato un bicchiere d’acqua con un goccio del suo vino, quasi ad iniziarti ad una vita “da adulto”. Anche considerando il dato ufficiale comunque, c’è da dire che l’età di 11 anni come data di primo avvicinamento all’alcol risulta essere la più bassa di Europa».


L’Organizzazione mondiale della sanità - sottolinea Guerriero - «insiste nell’affermare la necessità di avere consumi di alcol pari a zero prima dei 16 anni visto che fino a quell’età il fisico non è ancora in grado di smontare efficacemente l’alcol. Aggiunge anche che quanto più precoce è l’età di avvicinamento all’alcol tanto più sarà possibile sviluppare problematiche connesse in un’età più adulta».


La seconda riflessione è invece relativa al quando intervenire. «Consumi così significativi già all’età di 15 anni suggeriscono di come sia importante e più efficace un intervento precoce ed educativo per formare i ragazzi ad una visione critica e consapevole rispetto ai rischi connessi al consumo di alcol invece che cercare di intervenire su comportamenti già rinforzati. Ciò vale ancor di più in un’età adolescenziale, in cui quello che ti dice il gruppo dei pari è più forte di quello che ti dice il resto del mondo e l’adulto di riferimento si trova nella difficoltà di non trovare uno strumento di comunicazione adeguato».


I numeri relativi alla popolazione adulta (fonte Studio Passi, fascia di età 18-69 anni) mostrano come in Trentino i bevitori classificabili a rischio siano il 30% della popolazione, molto di più del dato medio italiano (18%). Nella fascia di età fra i 18 e i 24 anni il consumo binge drinking risulta essere del 25% della popolazione in quella fascia di età.


(...omissis...)
 


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/03/08/news/il-primo-bicchiere-si-beve-a-undici-anni-1.8816736


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)