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Trentino: l'emergenza per i giovanissimi è la baldoria a tutti i costi

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L'emergenza per i giovanissimi è la baldoria a tutti i costi
TRENTO. Un quarto dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni che beve è a rischio; un quarto dei bevitori tra i 19 e 64 anni rientra nella categoria

dei «binge drinker», cioè di coloro che calmano in poco tempo la loro sete d'alcol superando la soglia dei sei bicchieri (cinque per le

femmine). I dati allarmanti arrivano dall'osservatorio sulla salute e nel campo del consumo d'alcol la statistica è impietosa col Trentino. E

così se viene rilevato un leggero calo dei bevitori, c'è l'aumento dei cosiddetti consumatori a rischio. In questa categoria vengono

classificate tre tipologie di bevitori: i «binge drinker», cioè coloro che in un tempo limitato consumano sei o più bicchieri d'alcolici

(cinque bicchieri per le femmine); chi ha un consumo elevato settimanale; chi beve fuori pasto. Se in Trentino l'ultimo aspetto è abbastanza

comune, il secondo molto spesso si identifica con il primo in quanto l'eccesso settimanale si concentra in una sola serata.
Ubriacarsi fino allo stordimento, bere più di 6 bicchieri - solitamente di alcolici diversi - in una sola occasione per cercare lo sballo.

Questa è la nuova tendenza dell'assunzione di alcolici tra gli under 30. Ed è il Trentino che detiene il record della percentuale più alta

dei «bevitori della baldoria» nella fascia di età tra i 19 e 64 anni per entrambi i sessi. «Negli ultimi dieci anni - spiegava Roberto

Pancheri, direttore del servizio alcologia dell'azienda sanitaria - si è andata modificando le modalità del bere, sin dalla tenera età di 12

anni si "iniziano" all'alcol. Fra una quindicina di anni avremmo una generazione adulta con grossi problemi di alcol».