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Trento: il 26 per cento è consumatore a rischio

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Alcol, il 26 per cento è consumatore a rischio 

I dati 2011 dell’Azienda sanitaria: beve il 63 per cento della popolazione Quasi un trentino su dieci ammette di guidare anche dopo una sbronza 

Poco più di un quarto della popolazione trentina può essere classificata come «consumatore di alcol a maggior rischio» o perché ha un consumo di alcol abituale elevato (un sei per cento) o perché lo consuma prevalentemente fuori pasto (15 per cento) o perché è un bevitore binge (ossia l'assunzione di 5 o più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve). A dirlo sono i dati dell’Azienda Sanitaria che racconta di una provincia in cui il 63 per cento degli intervistati dichiara di bere alcol. Sulla fascia a maggior rischio, la si può trovare in maschi di giovane età non individuabili in una particolare situazione socio-economica. Se il 26 per cento dei trentini è a maggior rischio, il 37 per cento beve moderatamente e altrettanti non bevono. Un aspetto che viene sottolineato nel report dell’Azienda sanitaria, è che è considerata un’abitudine di cui si ha meno consapevolezza, anche fra gli operatori sanitari. In Trentino, infatti, un solo intervistato su 5 riferisce che un operatore sanitario si è informato sui comportamenti in relazione al consumo di alcol. «La percentuale di consumatori a maggior rischio - viene spiegato a margine dei dati 2011 del sistema di sorveglianza Passi - che ha ricevuto il consiglio di bere meno da parte di un operatore è del 7 per cento». Arriva anche un dato importante dal rapporto di chi si è dichiarato consumatore di alcol e ha la patente. L’8 per cento, infatti, ha dichiarato di essersi messo al volante quando, al massimo un’ora prima avevano bevuto o due birre, o due bicchieri di vino o altrettanti di liquore. La guida sotto effetto dell’alcol è un comportamento che riguarda più gli uomini delle donne senza marcate differenze per età, istruzione o reddito. L’indagine ha toccato anche il rapporto con le forze dell’ordine e il risultato è che il 41 per cento degli intervistati dice che nell’ultimo anno ha avuto almeno un controllo da parte delle forze dell’ordine ma la media è di due. In 14 casi su 100 è stato anche sottoposto all’etilometro, controlli che si concentrano in particolare sui più giovani. Quindi in conclusione la maggior parte dei trentini non beve o lo fa in modo moderato ma un quarto della popolazione è a rischio

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)