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Trento: la scuola è finita, comincia lo «sballo»

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Giornata movimentata per i festeggiamenti dei più giovani. Il bilancio è positivo: nessun «sette» in condotta
Gavettoni, birre e canne. E al parco acceso un «falò» per bruciare i libretti Alle 10 al parco Santa Chiara c'è già il pienone
TRENTO. Per festeggiare l'ultimo giorno di scuola gli studenti hanno inventato un nuovo rito: un falò dove bruciare il libretto dell'anno appena finito. E così, tra gavettoni e brindisi mattutini a suon di birre, al parco di Gocciadoro c'è chi ha pensato di accendere un fuoco e bruciare "i cattivi ricordi e le note prese durante l'anno", come spiega un gruppo di ragazze orgoglioso di aver lanciato questa nuova moda. E le scene di goliardia non sono mancate nei parchi della città, dove i ragazzi si sono riversati dalle 10 in poi, anche alla luce del pugno di ferro dei presidi contro le "lotte con l'acqua". In 500 hanno preso d'assalto il parco Santa Chiara, quasi un migliaio ha scelto di fare festa nei prati di Gocciadoro. L'imperativo era uno solo: sballare. Fortunatamente, però, il bollettino a fine giornata non è drammatico: al pronto soccorso dell'ospedale non ci sono stati ricoveri per coma etilico e le forze dell'ordine sono intervenute solo con "ronde" di controllo nei parchi e fuori dalle scuole. Anche i presidi spiegano che non si sono verificati episodi spiacevoli e quindi nessuna sanzione disciplinare o 7 in condotta.
Gli unici a pagare le "conseguenze" dei festeggiamenti sono stati gli operai del Comune di Trento e della cooperativa Azione 10 che ieri pomeriggio hanno dovuto ripulire i prati dove gli studenti hanno abbandonato cartacce, lattine e bottiglie. Ma vediamo com'era iniziata la festa dell'ultimo giorno di scuola. Alle 10 il parco Santa Chiara è già strapieno di ragazzi e ragazze. Nonostante la giornata non sia splendida c'è chi è vestito come fosse al mare: infradito, boxer da spiaggia, petto nudo. Qualcuno passeggia addirittura scalzo, un paio di ragazzi indossano collane hawaiane e spruzzano acqua contro i compagni con fucili di plastica. Le fontane all'interno del giardino e quella davanti alla chiesa di via Santa Croce sono prese d'assalto da ragazzi che fanno rifornimento di gavettoni, ma stavolta i vigili urbani non intervengono spegnendo l'acqua come accaduto l'anno scorso. L'atmosfera è goliardica, una vera festa. Monica, Marianna, Jessica, Sara, Alice, Gloria, Marta e Silvia hanno appena finito la terza al Da Vinci. "Per noi ogni anno è un rito venire qua per la fine della scuola", spiegano. Anche se il party era iniziato ben prima che suonasse l'ultima campanella. "In classe abbiamo sfidato i professori con un torneo di playstation o con la Nintendo Wii usando la tivù della scuola", raccontano. "E abbiamo anche fatto qualche partita a ping pong sui banchi, oltre a mangiare una torta per festeggiare". Per volontà del preside Alberto Tomasi i bagni erano chiusi, ma qualche gavettone dalle finestre è stato lanciato. Al Galilei, invece, è filato tutto liscio. "La nuova organizzazione con le uscite scaglionate e le auto degli studenti lasciate fuori dal cancello ha funzionato", afferma il dirigente Aldo Gabbi.
Al parco, intanto, c'è anche chi si è già attrezzato con una cassa con sei bottiglie d'acqua e confezioni di farina, come Marco dell'Enaip che sta preparando un agguato ad alcune sue compagne di scuola. Al parco di Gocciadoro, verso le 11.15, la marea di studenti è ancora più movimentata, come conferma un operaio della cooperativa Azione 10. "Si saranno portati dietro ettolitri di birra - commenta mentre osserva un paio di studentesse con le magliette inzuppate d'acqua - e ci vorrà tutto il pomeriggio per ripulire il prato da quello che lasceranno. Qualcuno lo abbiamo anche beccato mentre andava a fare pipì in giro e l'abbiamo bloccato".
Tra beerbong, canne, bottiglie di vino e di birra e cinture usate come porta lattine in perfetto stile «cow boy» l'atmosfera è più accesa. C'è addirittura chi ha improvvisato dei piccoli falò per bruciare i libretti scolastici. L'idea l'hanno lanciata Sara, Carla, Camix, Martina e Anny. Molti altri l'hanno seguita. "Abbiamo bruciato una cinquantina di libretti", dicono orgogliose. "Un modo per cancellare le note e i cattivi ricordi dell'anno passato", sottolineano.
La festa, in serata, per molti è poi continuata con l'happy hour al bar Fiorentina. E adesso solo vacanza: la scuola è davvero finita e fino alla fine dell'estate non se ne parla più.