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Trento: lezioni anti-alcol per ricordare Jessica

Trento: lezioni anti-alcol per ricordare Jessica


I giovani andranno nelle scuole a sensibilizzare gli studenti sui pericoli della guida in stato di ebbrezza
Nato il gruppo in memoria della sedicenne morta in un incidente a Grumes
Si chiama "Quell'attimo inaspettato", è appoggiato da Azienda sanitaria e Dalmaso e su Facebook conta già 200 iscritti
JACOPO TOMASI
TRENTO. A poco meno di un mese dalla morte di Jessica Piffer, la sedicenne vittima di un drammatico incidente stradale a

Grumes, i suoi amici hanno ufficialmente fondato un gruppo per combattere la guida in stato di ebbrezza. L'idea è quella di

sensibilizzare i giovani con incontri nelle scuole partendo dall'istituto che frequentava Jessica, la scuola per parrucchieri

di Trento.
Il gruppo si chiama "Quell'attimo inaspettato", una delle citazioni preferite di Jessica. Una ragazza che aveva tutta la vita

davanti e che invece si è spenta in un tragico sabato sera, mentre stava tornando a casa dopo essersi divertita con gli

amici. Chi era alla guida (Nicola Lona, 19enne di Lisignago accusato di omicidio colposo aggravato) oltre a spingere forte

sull'acceleratore era anche ubriaco. Il tasso era due volte oltre il limite. Per questo alcuni amici di Jessica, già in

occasione dello straziante addio durante il funerale a Faver, avevano lanciato l'idea di fondare un'associazione per

ricordare Jessica e contro la guida in stato di ebbrezza. L'idea si è evoluta col passare dei giorni con la convinzione che

bisognava fare qualcosa per quel «fiore che si è spezzato troppo presto», come aveva detto mamma Lucia. Così, anche con

l'appoggio dei genitori di Jessica, i ragazzi hanno portato avanti il progetto. Per il momento non sarà fondata alcuna

associazione (più per motivi burocratici che per altro), ma da martedì è stato ufficialmente fondato il gruppo "Quell'attimo

inaspettato" che intende sensibilizzare i giovani sul tema alcol-guida.
C'è un gruppo reale, composto da una ventina di attivisti, che stanno organizzando i prossimi eventi. E poi c'è un gruppo su

Facebook che, nel giro di 24 ore o poco più, conta già 200 iscritti. Tornando al gruppo reale, martedì sera c'è stata la

prima riunione alla sala dei Canopi di Pergine. E Jessica è come se fosse stata lì. Durante la riunione, infatti, una sedia è

stata lasciata vuota. «Lì - spiega il fondatore, Mattia Arcidiacono - era seduto il nostro angelo».
Ora, per questi giovani di buona volontà, il lavoro non mancherà. Hanno già ottenuto l'appoggio dell'assessore Marta Dalmaso

e del Servizio alcologia dell'Azienda sanitaria trentina per effettuare dei corsi di sensibilizzazione nelle scuole superiori

della provincia. Seguiranno dei corsi di formazione dell'Azienda, ma poi avranno carta bianca per parlare ai loro coetanei.

«Vogliamo usare il nostro linguaggio - illustra Mattia - per convincere i ragazzi che guidare dopo aver bevuto è sbagliato.

Vogliamo farlo capire racontando la storia di Jessica. Facendo vedere le sue foto sorridenti e come sia ingiusto e assurdo

che se ne sia andata così giovane in un incidente causato dalla guida in stato di ebbrezza». L'obiettivo è iniziare con la

scuola di Jessica, l'istituto per parrucchieri di Trento, e per questo è già stato contattato il preside, Andrea Schelfi.

Intanto, continuano gli incontri ai quali, in futuro, prenderanno parte anche i genitori di Jessica perché il loro fiore non

sia dimenticato.