Trento: proposto un aiuto da 25 mila euro per i bar senza alcol
Trento: proposto un aiuto da 25 mila euro per i bar senza alcol
La nuova norma vieta la vendita a tutti i minorenni. Banditi anche i distributori automatici di alcolici
TRENTO. La legge in discussione in commissione (domani è previsto un nuovo passaggio di confronto tra le forze politiche) dà
un giro di vite alla vendita di alcolici, alzando ai 18 anni il limite minimo di coloro che possono acquistare bevande a
gradazione e impedisce l'installazione di distributori automatici di alcolici.
Ma il nuovo disegno di legge raccoglie anche la proposta del consigliere Ual Luigi Chiocchetti che vuole valorizzare - a
colpi di euro sonanti - gli imprenditori che avessero il coraggio di aprire locali senza la presenza di birre, vini o liquori
di sorta. Per Chiocchetti, lo sforzo andrebbe favorito con un aiuto fino a 25 mila euro e comunque riconoscendo l'80 per
cento della spesa ammissibile. Accanto a questo, la Provincia potrebbe intervenire - sempre secondo il disegno di legge di
Chiocchetti - anche con la riduzione o la cancellazione di eventuali imposte di sua competenza.
La discussione sulla legge continuerà anche domani. Fino ad oggi ci sono state due sedute durante le quali sono stati
ascoltati i soggetti che in qualche modo sono coinvolti più direttamente nel riordino della legge che infatti costituisce una
rivoluzione nell'approccio del settore commerciale. E' prevista una regia provinciale per le grandi superfici, mentre i
Comuni avranno meno vincoli sulle medie strutture di vendita che fino a 300 metri quadrati non dovranno sottostare
all'obbligo della programmazione. Fondamentale, nella legge, l'attenzione all'attività commerciale nei centri storici.