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Treviso: alcolista in terapia a 15 anni, è allarme

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Alcolista in terapia a 15 anni: è allarme


Quindici anni, studentessa, con una famiglia normale alle spalle. Una ragazzina con qualche problema relazionale, al quale tentava di far fronte con l’alcol. E’ la paziente più giovane che il servizio contro l’alcolismo della Usl 8 si è trovato ad affrontare negli ultimi tempi e che ben rappresenta l’allarme per il consumo di alcol da parte soprattutto dei giovanissimi, ovvero la fascia di età dagli 11 ai 17 anni. Il caso è emerso a margine del corso per operatori organzzato dall’Usl 8 a Villa Pisani.

Partendo da chiari segnali di disagio, come una rendita scolastica non proprio soddisfacente, la famiglia ha scoperto che la quindicenne stava rischiando di scivolare sempre di più nel tunnel dell’alcolismo. Il coraggio di affrontare il problema senza indugi ha permesso che, con l’apporto dei servizi di prevenzione, il processo fosse bloccato prima di esplodere nella sua gravità.

E quello della 15enne non è un caso isolato. Tempo fa si era scoperto che un’insospettabile ragazzina andava a scuola con un carico di bottigliette mignon di superalcolici. E su Facebook non mancano gruppi di giovanissimi che inneggiano al bere esagerato. Dunque, il consumo, o meglio l’abuso di alcol nei giovanissimi è sempre più un fenomeno preoccupante come ha confermato ieri il corso per operatori nel campo della prevenzione all’abuso di alcol e droga che si sta svolgendo a Villa Pisani a Biadene, organizzato dalla Usl e dalle associazioni di volontariato. «Lo sballo da alcol è purtroppo molto diffuso anche nella fascia di età più giovane – ha detto una delle relatrici, la dottoressa Silvia Destro, operatrice a Monselice – e si accompagna sempre al consumo di droga. Il caso della ragazzina che si è rivolta al SerD (Servizio contro le dipendenze) lo vedo come un aspetto positivo. Finalmente ci si rende conto del problema e lo si affronta. Una volta queste strutture erano considerate solo l’ultima spiaggia». I dati dell’Usl 8 – che comunque non si discostano da quelli nazionali – parlano di un 12,4 per cento di giovanissimi dagli 11 ai 17 anni a rischio alcolismo: «E’ la fascia di età del cosiddetto primo bicchiere – spiega il dottor Natalino Filippin, responsabile del Servizio Riabilitativo per alcolisti dell’Usl 8 – Va riconosciuto che la percentuale si è abbassata: nel 2007 era del 19 per cento. In compenso è aumentata quella della fascia di età successiva e si è abbassata l’età in cui si sperimenta per la prima volta l’alcol». E’ ormai assodato che è la ricerca di sballo il primo motivo di consumo di alcol tra i giovanissimi: «Siamo circondati da messaggi che invitano a bere. Inutile nasconderlo».

«Siamo di fronte ad una generazione alla quale non interessa dire di no – continua Destro – La situazione non è facile da affrontare, ma abbiamo visto che la strada vincente è quella di prendere di petto il problema appena si manifesta, coinvolgendo tutta la famiglia. Con tutta la fatica che questo può comportare».

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)