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Treviso: allarme dalle medie, un tredicenne su due ha già bevuto

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Alcol, allarme dalle medie: un tredicenne su due ha già bevuto
Un tredicenne su due ha già fatto uso di alcol. Uno su cinque si è già ubriacato e nove donne su dieci, a diciotto anni,

hanno provato a sballarsi di drink e superalcolici almeno una volta. L'ultimo scatto del servizio alcologia del Sert di

Treviso sugli adolescenti trevigiani è di quelli a tinte forti. I risultati dell'indagine compiuta su quasi seicento studenti

di terza media, e presentati ieri al convegno a tema organizzato dall'assessorato ai servizi sociali della Provincia e dal

Rotary, confermano l'allarmante trend: il consumo di alcol è in aumento tra i giovanissimi mentre si abbassa a undici anni

l'età della prima volta. «Sull'alcol assistiamo a una certa schizofrenia culturale, anche tra i politici -ammonisce la

responsabile del servizio Alcologia, la dottoressa Patrizia Riscica -che da una parte si sforzano a far prevenzione e dall'

altra promuovono eventi come la festa della birra. Occorre invece che gli interventi sui giovani siano supportati dal mondo

adulto: a Treviso ad esempio mancano spazi aggregativi come sale musica e oratori. Questo fa sì che i giovani si ritrovino

necessariamente nei bar e nelle osterie». Non a caso il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Gianfranco

Lusito, ha sottolineato la necessità di inasprire i controlli, per porre un freno al fenomeno, anche su «chi agevola il

consumo di alcol». «L'attività di prevenzione e repressione -ha detto -va incentrata verso chi induce i giovani ad abusare

delle sostanze alcoliche». L'allarme è condiviso dallo stesso presidente della Provincia Leonardo Muraro che ha annunciato il

lancio entro un mese dello strumento preventivo del riflessometro. «I giovani consumatori di alcol di età compresa tra gli 11

e i 18 anni nel Veneto sono pari al 24,5 per cento contro una media nazionale del 22,4 per cento. Nella classe d'età tra i 19

e i 24 anni lo scostamento è ancora più rilevante, i giovani maschi a rischio in Veneto sono il 38, 3 per cento contro il

25,3 per cento della media nazionale» . Da qui l'impegno sulla prevenzione. «La Provincia di Treviso, da tempo impegnata sul

fronte della sicurezza stradale, oltre a progetti di informazione e prevenzione, sta promuovendo ricerche tecnologiche,

ricordo ad esempio il giubbotto per scooter che si gonfia quando si cade. A breve presenteremo un brevetto realizzato assieme

ad aziende del territorio. Si tratta di un sensore posizionato sul volante che rileva lo stato psicofisico del giovane

autista» ha detto Muraro. Non solo. Già attivi negli incroci più pericolosi, in prossimità delle strisce pedonali, anche dei

led luminosi che si attivano per segnalare agli automobilisti la possibile presenza di pedoni. «Siamo felici di aver

partecipato a questo progetto, perché il Rotary è un'organizzazione seria e da sempre impegnata nel sociale -ha detto l'

assessore provinciale alle Politiche Sociali, Alessio De Mitri -è necessario lavorare assieme alle associazioni per

predisporre momenti d'incontro e consapevolezza tra le giovani generazioni e i loro genitori. I progetti devono essere

incentrati sulla famiglia» . Le istituzioni puntano il dito poi contro la pubblicità e i messaggi sulle auto veloci e appunto

sull'alcol. «E' mio obiettivo -chiude De Mitri -proporre una legge che blocchi proprio il veicolo commerciale» .